Re: Pearl Harbur

Inviato da  Ashoka il 13/10/2005 22:01:12
Per tornare a pearl harbur, se midway fosse stata una sconfitta, gli USA avrebbero avuto una flotta composta da 0 navi per affrontare il successivo attacco alla costa orientale. Anche se in grado di produrre immani quantitą di mezzi ed uomini, non avrebbe avuto il tempo ne le ubicazioni materiali su cui costruire. Almeno non nella costa orientale. Con il pacifico in mano giapponese e la perditą della superioritą le cose sarebbero potute andare molto diversamente.

Su Pearl Harbour

Innanzitutto si potrebbe dire che Pearl Harbour fu un successo tattico ma non strategico. Infatti gli obiettivi del piano erano nell’ordine [Liddell Hart, 1970. pp. 298]:

le portaerei americani (ne aspettavano 6 e cmq non meno di 3)

le corazzate

i serbatoi di petrolio e le altre installazioni portuali

gli aerei della basi principali di Wheeler, Hickam e Bellows Field.

L’attacco fu un successo ma manco le portaerei americane che pure ne avevano costituito l’obiettivo primario e che in futuro avrebbero avuto un peso determinante nell’andamento della campagna.Esso aveva inotlre mancato i grandi serbatoi di petrolio e altre importanti instrallazioni, la cui distruzione avrebbe molto ridotto la capacita’ degli americani di riprendersi rapidamente. [Liddell Hart, 1970, pp. 300]

E poi ci fu l’indignazione per l’attacco a sorpresa la cui illegalita’ (sferrare l’attacco prima della dichiarazione di guerra) i giapponesi avevano cercato di evitare [Liddell Hart, 1970, pp. 301; tentativo che una troppo lenta traduzione del comunicato (erano dopotutto 5000 parole) fece fallire.

Passando alle Midway

l’obiettivo strategico rimaneva quello della distruzione delle portaerei americane, mentre l’operazione congiunta alle isole Aleutine doveva occuparle.

La battaglia fu persa per alcune ragioni “tattiche”:

- si focalizzava su di un dato punto in un dato momento, le Midway, divenuto ovvio (anche perche il codice giapponese era stato decifrato), mentre l’obiettivo strategico consisteva nella distruzione delle portaerei.

- prevedeva una mossa di diversione (le Aleutine) sempre in disaccordo con l’obiettivo strategico

- mancavano i rimpiazzi (aerei della portaerei zuikaku) dopo la battaglia del Mar dei Coralli che non pote’ dunque dare manforte alle altre

- l’ opportunita’ da parte degli americani di sfruttare una base (Midway) sulla terraferma ed a portata della battaglia da cui far decollare gli aerei in aggiunta alle sue portaerei.

Ma ci fu anche il ruolo della fortuna... [pp. 493] “La portaerei Akagi, ammiraglia di Nagumo, fu colpita da numerose bombe proprio mentre i suoi aerei stavano procedendo al cambio delle munizioni: molti siluri esplosero: costringendo infine l’equipaggio ad abbandonare la n ave.”

Ma se i Giapponesi avessero vinto a Midway?

Ovviamente con i se e con i ma non si fa la storia ma e’ improbabile che avrebbero potuto tenere sotto scacco la costa occidentale degli USA, anche perche’ l’obiettivo di Tokio era veder riconosciuto il proprio ruolo egemonico nel sud-est asiatico ed in particolare in Cina, non combattere una lunga guerra con gli Stati Uniti. La capacita’ produttiva degli Usa avrebbe potuto pero’, dopo un momento di pausa (+ lungo di quello che fu) far iniziare il riflusso della marea giapponese nel pacifico proprio contando sulla disparita’ di mezzi e risorse produttive, mentre per il Giappone, la sconfitta a Midway (con 4 portaerei affondate) risulto’ l’inizio inevitabile e non rimediabile della sconfitta.

1970 “Storia militare della seconda guerra mondiale”, Sir Basil Liddell Hart

Ashoka

P.S: Aoh Paxtibi ma sei un tuttologo!!!


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