Re: Pearl Harbur

Inviato da  Paxtibi il 10/10/2005 20:18:27
Intanto grazie per il tono della discussione, non sempre è così, purtroppo. Molti scambiano il discutere con una gara ad aver ragione, mentre siamo tutti qui solo per capire.

Ora, a noi.
Ammetto la forzatura del termine tecnologia per definire la falange, ma all'atto pratico nel definire una strategia le falangi le consideri unità. Non esegui movimenti strategici al suo interno, tranne la sostituzione delle prime linee colpite con le seconde, che, mi concederai, è un movimento piuttosto "meccanico". Fu questa "funzione interna" della falange a consentire ai gruppi di uomini che le componevano di mantenersi "unità" anche sotto la pioggia di frecce persiane.
Per questo continuo a sostenere che la falange si può considerare come un avanzamento tecnologico.
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Citazione:
Al di là di questo però insito nel credere che in cina esistano potentati diversi con finalità diverse e con scopi diversi. spesso in competizione o aperto contrasot con i nostri


Certamente, ma questi conflitti non corrispondono necessariamente a quelli che il mondo si infligge.
Non è questione di sminuire il popolo, il popolo siamo tutti noi, ma di cercare di guardare la storia in profondità, non limitandosi all'analisi di un periodo. Sai perché? Perché le famiglie che detengono il vero potere, delle quali ti ho citato prima due esempi, non è che vengano azzerate ad ogni conflitto e ne nascano di nuove: sono sempre lì, e più ricche e potenti di prima ogni volta. Loro, la storia, la vedono mooolto in prospettiva, stai tranquillo.

Le conquiste dei lavoratori sono e rimarrano tali per quelli che hanno lottato, ma se guardiamo ora cosa rimane di quelle conquiste, il loro valore oggettivo cala inevitabilmente. Anzi, quelli che prima erano diritti, si stanno rivoltando contro i lavoratori, legandoli mani e piedi alle decisioni dei dirigenti. Non c'è soluzione di continuità tra la fase della lotta operaia e la deregulation nel mondo del lavoro.

Il popolo può tutto, anche fare qualcosa di completamente sbagliato.
E spesso - tragicamente - lo fa.
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Citazione:
Tutto questo genera i caos e l'imprevedibilità degli eventi. ma noi abiutati come siamo alla pianificazione della vita, preferiamo credere ai complotti e alla CIA DIO che ad una semplice considerazione, nel suo piccolo enormemente terrificante. E cioè che siamo in balia del vento.


Sull'ultima frase siamo d'accordo, ma non è in contraddizione con l'esistenza dei complotti, piuttosto ne è la conseguenza. La storia stessa è una sequenza ininterrotta di complotti, dall'antico Egitto, all'Atene di Socrate, alla Roma dove i complotti erano all'ordine del giorno alla Bisanzio che bollò per sempre con il suo nome l'arte della cospirazione. Io penso che sia tu, quello che, in balia del vento, cerca disperatamente degli appigli tangibili di reale a cui aggrapparsi, e non ne trova.

Hai detto bene, siamo in balia del vento, e non c'è più riparo: ci toccherà d'imparare a volare.


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