Re: Zucconi

Inviato da  Orwell il 6/6/2006 20:12:10
Continua la saga del Zuccone...

edo: ma questo risponde a tutti tranne che a te...ma che gli hai fatto?

Orwell

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IL TASTO SBAGLIATO

Egr. Direttore,
la seguo da anni e la considero una brava persona ed é proprio per questo che non comprendo la sua totale ritrosia nell'affrontare l'argomento 11 settembre. E' possibile analizzare alcune delle tesi sostenute dalla versione ufficiale e vedere che hanno delle lacune enormi (una su tutte il crollo del WTC 7). Vogliamo parlare del PNAC e delle sue tesi folli, vogliamo leggere la parte del documento "Rebuilding America's Defense" in cui si parla della necessità di un evento catalizzatore "tipo Pearl Harbour" per dare seguito alla politica estera che questi signori avevano (ed hanno) in mente da anni. L'amministrazione Bush ha mentito spudoratamente sulle WMD di Saddam perché non potrebbe avere mentito sull'11 settembre? Un giorno mi auguro sarà possibile discutere serenamente gli eventi di questi ultimi anni e magari qualcuno allora dirà "eh, ma io me ne ero accorto già da un pezzo" come sento dire oggi a proposito dello scandalo di Calciopoli ma forse l'attacco all'IRAN rappresenterà un punto di non ritorno e magari porterà via con sè anche la nostra serenità e la voglia di discutere.

Cordiali saluti.

Marco Spera

Anche lei tende a confondere un argomento politico legittimo, il rifiuto del Pnac (Progetto per un nuovo secolo americano), le farneticazioni dei neo con (oggi in verità molto ex con), le balle di Bush e i disastri della sua politica estera con argomentazioni fantasiose da "Codice da Vinci" in chiave 11 settembre. Non c'è bisogno di immaginare un complotto americano mostruoso per condannare la politica di questa amministrazione. E insistere sul secondo tasto, l'11 settembre, scredita il primo, la condanna politica, che invece è una cosa seria. Ma questo i gomblottisti, che ora mi confondono pure Moggi con Cheney, non lo capiscono.

(23 maggio 2006)

Buio a mezzogiorno
Egregio Direttore,
ho letto la Sua risposta al sig. Marco Spera e vorrei aggiungere che la balla colossale dell'amministrazione Bush sui fatti dell'11 settembre ormai non è più una ipotesi. Sono infatti molto "orgoglione" che fa rima con... di essere stato io, molti mesi or sono, uno dei primi a scriverLe su quest'argomento. Le prove della serie di menzogne riferite e/o pubblicate sui fatti del 9/11 ormai non fanno più notizia. Non si tratta del rifiuto politico del PNAC, delle farneticazioni dei Teo, Neo o poco ex Con, o di confondere Moggi con Cheney, ma della capacità (o non capacità) di indirizzare il pensiero delle masse (e che masse) con premeditate ed enormi invenzioni mediatiche da parte dei poteri forti. Credo che la ricerca della verità abbia da sempre caratterizzato la crescita culturale del proletariato. E spero che un giorno anche il TG1 ne possa parlare... con calma e serenità.
Cordiali saluti.
Ing. Mario De Canditiis - Scauri (LT)

La crescita culturale del proletariato sarebbe quella cosa che ha prodotto 70 anni di buio a mezzogiorno, di Gulag, e di editoriali della "Pravda" nel nome del sol dell'Avvenire?

La moviola del 9/11
Egregio Direttore,
ho appena finito di vedere "911- loose change", l'ultimo documentario sull'undici settembre, e non ho trovato teorie astruse, niente 'complotto ad ogni costò ma una valanga di incongruenze, di 'stranezzè della versione ufficiale che vengono analizzate piuttosto lucidamente. Le testimonianze dirette raccolte a pochi minuti dall'attentato sono certo inconfutabili e le piccole esplosioni che piano dopo piano precedono il crollo delle torri si vedono bene ( che siano aggiunte con un programmino per pc? - il complotto nel complotto!). Insomma, questo documentario - come minimo - mi ha instillato un dubbio. Mi piacerebbe sapere se lo ha gia visto e cosa ne pensa.
Cari saluti,
Daniela Gambino

L'ho guardato. E' fatto benissimo. Sembra vero. Datemi una moviola e vi solleverò il mondo, come avrebbe detto il filosofo Biscardi. La persona più importante, nella produzione di ogni film, non è il regista o la stella, è il montatore.

Un dubbioso per amico
Gent. mo Direttore,
Le scrivo per segnalarLe che almeno un suo collega, Giulietto Chiesa, è in disaccordo con Lei su quanto avvenuto l'11 settembre.
Cordiali saluti
Andrea Di Vita

Giulietto non è un mio collega, è un mio amico da decenni ed eravamo insieme a cena un paio di sere fa. Lui è parlamentare europeo e io sono soltanto un giornalista pieno di dubbi su tutti. Anche su quelli che hanno dubbi su tutto.

(24 maggio 2006)

Il settembre coi buchi
Ancora sull'11 settembre: non credo al gomblotto in quanto tale, non credo all'autoattentato, a Cheney che piazza le bombe nei grattacieli, all'autobus contro il Pentagono eccetera eccetera, e capisco in parte il tuo fastidio nel vedere ripresentate all'infinito queste tesi. Credo che tutto sia andato più o meno come ce l'hanno raccontato, tranne una cosa, un dettaglio mica tanto piccolo di cui sono andato via via convincendomi: l'amministrazione, o una parte di essa, sapeva, sapeva che sarebbe successo qualcosa del genere, magari non nei minimi dettagli, ma sapeva e ha lasciato che succedesse proprio per giustificare quello che è stato fatto dopo.
Francesco Beghi - Pavia

Su questa strada si può ragionare. E' evidente che la versione ufficiale, come il rapporto della Commissione Warren e quasi tutti i rapporti ufficiali, è un groviera pieno di buchi e che questa manica di bugiardi incompetenti che governa l'America da sei anni ha molte cose da nascondere, prima fra tutte la propria arrogante inettitudine travestita da missionarismo democratico. Dove non gioco più è davanti al tentativo di riempire quei buchi con un antiamericanismo da Marce della Pace anni '50 organizzate dal Kgb e dal Komintern. L'11 settembre è sicuramente anche colpa di questa amministrazione, come lo è anche di quella precedente, ma il concetto di "responsabilità" non giustifica le farneticazioni degli speculatori.

(26 maggio 2006)

Le kamikazzate
Carissimo Direttore,
l'altra sera, spinto dalla curiosità suscitata in me dall'articolo de La Repubblica che dava notizia del grande successo sul web del video autoprodotto "2nd change" sono andato anche io a vedermelo su Google
Video, con sottotitoli in italiano. Il video è fatto molto bene, ricco di documentazione, didascalico, accompagnato da una musica in perfetta sintonia con la tragicità dell'evento, ed arriva ad una conclusione
agghiacciante: e cioè che l'11 settembre è stato un "inside job" (detto alla romana ... gli americani se lo sò fatto da soli). Colpito dal video, visto che non mi piace essere un "complottista", ho cercato di documentarmi sul web e mi sono imbattuto in sviariati siti che, accompagnati da articoli, video e immagini, sostengono le stesse tesi in breve: (1) le due torri (+ il WTC7) non sono crollati per un cedimento strutturale ma per una demolizione controllata con esplosivi (che per forza devono essere stati collocati nei giorni precedenti); (2) nel Pentagono non è finito nessun Boeing, ma al massimo un caccia o un missile; (3) dove dovrebbe essere caduto il quarto aereo non è caduto un bel niente. Perché i mezzi di comunicazione di massa non ne parlano (in Italia pare che Matrix abbia dedicato una puntata a questa questione)? Perché gli americani non aprono gli occhi? Direttore, mi aiuti lei a capire perché io non so che pensare.
Un caro e sconvolto saluto
F. Astolfi

Ma lei si rende conto di quanto sta dicendo e che purtroppo ho sentito accreditare anche in trasmissioni tv che si pretendono rispettabil e, Dio li perdoni, giornalistiche? Che il governo di una nazione imperfetta, ma ancora libera come gli Stati Uniti, concepisce, progetta, organizza ed esegue, nella speranza della impunità, il dirottamento e la distruzione di quattro grandi aerei di linea (perché questi quattro aerei sono scomparsi con tutti i passeggeri e l'equipaggio a bordo), ne manda due contro i più alti edfifici di New York già minati in precedenza (sa che cosa significa minare due grattacieli di 120 piani per farli crollare senza tirare giù mezza Manhattan) sapendo che avrebbe sterminato migliaia di connazionali innocenti, si spara una missilata contro il Pentagono, fa dissolvere un jumbo jet in Pennsylvania (alla X Files)? Provi a immaginare quante migliaia di persone dovrebbero essere state coinvolte in un piano così dettagliato, che tipo di lavoro avrebbe comportato minare le Due Torri, compreso il "cover up" successivo, dunque quante siano al corrente della mostruosità, e poi mi spieghi come mai questi geni del Male non abbiano avuto i mezzi per nascondere un bidone di antrace, di gas nervino o di Uranio di qualità militare in un Iraq che occupano da tre anni e mezzo. So di combattere una battaglia persa, perché questo virus si sta diffondendo, grazie alla bugiardaggine, alla incompetenza e alle code di paglia di questa atroce presidenza Bush, ma rifiuterò, fino a prove contrarie, non a montaggi televisivi di sedicenti prove come in quel "Loose Change", di arrendermi alla cultura da X Files applicata a tragedie vere. Dimenticavo: in Internet ci sono le prove che Armstrong non sia mai allunato e tutte le missioni Apollo siano state girate in uno studio di Hollywood. Cerchi su Internet e ne troverà a casse.

(5 giugno 2006)

LA TERRA E' PIATTA

Caro Zucconi,
da normale utente di internet mi sono avventurato nella visione di questi documentari (Loose Change e In Plane Site ad esempio) e devo ammettere che hanno fatto il loro lavoro, cioè mi hanno messo una pulce grossa come un cavallo nell'orecchio. Incuriosito dalla faccenda mi sono messo a cercare argomenti contrari, versioni conflittuali a quelle complottistiche corroborate da prove, ma devo dire che non ho trovato molto materiale degno di nota supportante le teorie "ufficiali".

Dopo aver visto anche le 2 puntate di Matrix riguardanti questo argomento sono rimasto ancora più "pulciato" (se mi passa il neologismo): possibile che nessuno si prenda la briga di dimostrare, prove alla mano che le teorie (?) complottistiche sono false invece di rispondere ai quesiti sollevati dai documentaristi con delle altre domande? Nessuno (produttori di documentari in primis) sa quello che è successo nel "backstage" perciò è inutile smentire a priori adducendo alla enormità della macchinazione impossibile da mettere in opera in un paese come gli USA; d'altronde sono gli USA che hanno attaccato l'Iraq senza un briciolo di prova, mandando così a morire migliaia di cittadini americani gratuitamente (molti di più rispetto alle persone morte l'undici settembre) e che non hanno sostanzialmente avuto problemi nel farlo (forse il rischio di mettere il bidone di uranio non era necessario visto a posteriori).
Alessandro Lombroso

Apprezzo molto lo sforzo di tanti lettori di convertirmi alla tesi dell'autoattentato organizzato dalla Casa Bianca, perché capisco che è una prova di stima. Non insisterebbero in tanti se non valutassero la mia opinione. Mi dispiace deludere, ma rimango alle mie conclusioni, fino a prova, non a montaggi audio video contrari. Il rapporto ufficiale sull'11 settembre è un colabrodo, le venti pagine che riguardano il ruolo dell'Arabia Saudita sono state secretate dalla commissione, ma prima di concludere che un governo concepisca, organizzi, attui una cosa del genere contro la propria gente, ci vuole altro che un paio di trasmissioni organizzate da un incosciente che presenta la tesi del complotto come se avesse pari dignità e credibilità. Se metto accanto un astrofisico del XXI secolo e uno che sostiene che il Sole gira attorno alla Terra, sostenendo che tutti noi vediamo il Sole "sorgere" a Oriente e poi calare a Occidente, commetto un falso ideologico mostruoso.

(6 giugno 2006)

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