Zucconi

Inviato da  Orwell il 21/5/2006 1:36:05
La mia raccolta delle ZUCCONATE sull'11-9 nelle "Lettere al Direttore" di Repubblica.

Lo dice lui in una risposta: "mio figlio lavora sotto quella cupola che era l'obbiettivo dell'aereo"
Quindi ho capito bene? Il figlio di Zucconi lavora per la casa bianca?

Orwell


IL COMBLOTTO VA E POI RITORNA
Le scrivo per chiederle cosa ne pensa in merito alle varie voci,filmati, documentari, libri che vedono come in realta' quello che e' accaduto l'11 settembre non e' proprio quello che ci hanno fatto vedere e credere. Lei mi dira' che sono arrivato un po' tardi su questo argomento, ma solo ultimamente sul web ho trovato diversi siti che analizzano e mettono in luce alcuni aspetti che lasciano quantomeno perplesso chi come me si era semrpe basato sulle versioni "ufficiali". E non mi riferisco solo al fatto che non e' chiaro cosa sia caduto sul pentagono, ma ho letto e visto filmati che mettono in dubbio la causa del crollo delle torri gemelle e degli edifici circostanti. Insomma quello che vorrei sapere e' cosa ne pensa lei, come viene vista questa cosa in America e soprattutto perche' in Italia nessuno parla di questo, forse per non fare un dispetto al nostro amicone Giorgino?
Grazie mille,
Suo fedelissimo lettore e ascoltatore
Luca Borghi

Le rispondo come da anni rispondo, caro Luca. Se questa amministrazione Bush è diabolica al punto di organizzare il massacro dell'11 settembre, con grattacieli minati, missili lanciati sul Pentagono, aerei fantasma, centinaia di passeggeri dissolti nel nulla in stile "X Files", è poi così idiota e maldestra da non riuscire a mettere mezz'etto di plutonio, un barilotto di gas nervino e qualche documento falso firmato da Osama bin Laden in Iraq, per giustificare quella guerra ed evitare la figura da bidet che sta facendo?
(21 aprile 2006)

GLI E' TUTTO UN UN COMPLOTTO
Mi scusi se glielo dico, signor Direttore, ma la sua ostinazione nel rifiutare il dialogo mi fa altrettanto pensare alle risposte di Moggi sugli arbitraggi. A parte il fatto che certi dubbi sull'11 settembre sembrano affliggere un numero piuttosto consistente di persone, qui, è vero, si sta mettendo in discussione l'attendibilità di versioni ufficiali proposte da strutture di potere che in passato, d'altronde, non è che abbiano dato solo prove di onestà e credibilità. Il che non comporta che "per coerenza" si debba ribaltare la storia del XX secolo! Io avrò visto anche troppi film, ma quando penso al Pentagono, alla CIA e alla Casa Bianca, non so perché mi sfilano davanti agli occhi la guerra fredda, la Corea, il Vietnam, il colpo di stato in Cile, addestramenti di uomini e aiuti di ogni genere ad apparati o governi di destra centro-sudamericani, attentati casalinghi regolarmente attribuiti al gesto scriteriato di un pazzo. Sarò ingenuo o bacato ma non riesco a credere a priori alle loro commissioni d'inchiesta. Chiudo con un ultimo "delirante" spunto di discussione per i "complottisti" che magari qualcuno avrà già sottolineato, non so: chiunque abbia concepito l'attacco alle torri gemelle probabilmente non poteva prevedere che le stesse sarebbero collassate decuplicando le conseguenze e rendendo l'attentato ancora più mostruoso di come già sarebbe stato se le torri non fossero crollate.
Distinti saluti
Massimo Falascone

Ha ragione. Infatti c'è una frase agghiacciante in un video di Osama Bin Laden, che ha più volte rivendicato l'11 settembre, nel quale si compiace, sorridente e addirittura un po' sorpreso, che il crollo sia avvenuto andando oltre alle sue più rosee aspettative (Bin Laden non è un "barbùn della Bovisa", è un ingegnere miliardario specializzato in costruzioni edili). Ma, sciocco che sono, dimenticavo, lui è un figurante di Hollywood, forse parente dell'attore che finse di sbarcare sulla Luna o nipote di quelle migliaia di Nord Coreani che, pagati dalla Cia, invasero a sorpresa la Corea del Sud e presero Seul in poche ore.
(25 febbraio 2006)

L'AEREO FANTASMA
La sua risposta al lettore che le domandava della trasmissione di Raiuno mi lascia allibito: ma lei , da giornalista quale è, ha mai visto un Boeing 757 schiantarsi sul Pentagono? Sulle Torri li ha visti ma sul Pentagono gliello ha mai fatto vedere nessuno il filmato? Almeno il beneficio del dubbio dovrebbe consentirlo, ragionevolmente.
Dopotutto la trasmissione del suo collega R.Olla era o no basata su documenti ufficiali come la relazione della Commissione 9/11 e un filmato dei militari americani ?? Devo pertanto ritenere il suo collega Olla un bambinone supeficiale oppure lei infinitamente al di sopra di certe questioni?? forse devo dar ragione a Beppe Grillo che afferma che non esistono più i giornalisti?
Mi piacerebbe sapere cosa ne pensa , non ironicamente...
loriami@hotmail.com

Olla è un mio vecchio amico, col quale facemmo una trasmissione Rai che mi cacciò in molti guai, “Combat Film”. Quello che penso dei complotti, credo di averlo ripetuto mille volte.
(24 febbraio 2006)

LA MORALE
Direttore carissimo, e la vogliamo liquidare cosi', col silenzio stampa, la questione morale? Ma casomai la mia ultima mail si fosse perduta le riassumo il dubbio finale: “la morale è una cosa che va tenuta in conto sempre, anche quando non ci torna utile, o è una cosa che va utilizzata solo quando serve?”
Insomma, somiglia più ad un dovere o ad un cavatappi? o, se vuole: il "relativismo della morale" è da interpretarsi nel senso “relativo ai porcellini comodi miei”? A meno che lei non ritenga più istruttive la storiografia del colore delle mutande della nostra nazionale, le sue 200 smentite del gomblotto dell'11 settembre, o tutte le possibili analisi della pioggia del governo ladro . Nel qual caso la lezione ce l'ha già data, implicita e chiarissima, e non ci resta che lasciar perdere lo studio della morale e, ad aprile, votare centrodestra.
Con trepida stima,
Egidio Scrimieri

Bravo, non faccia il moralista, è robaccia da borghesucci di Sinistra, indegna di un elettore della Destra senza macchia e senza coop.
(24 febbraio 2006)

Visti da vicino
Egregio direttore, la cito:
"Imbastire una tesi mostruosa di un 11 settembre organizzato... basandosi su incongruenze e zone oscure (molte delle quali sono state smentite ripetutamente, e a me che vivo a Washington a poca distanza in linea di volo dal Pentagono,....". Tuttavia, a volte per osservare con cura un fenomeno è necessario, non solo opportuno, esserne distanti o molto distanti. Ne sanno qualcosa Kant, Husserl, gli astronomi.
Cordialissimamente,
Roberto Mondonico

Ho qualche dubbio sul fatto che l'autore della "Critica della ragion pura" sarebbe caduto nella tentazione del complottismo anche osservando l'America da Koenigsberg, ma io, non essendo Immanuel e avendo amici che hanno visto coi loro occhi dall'autostrada 395 l'aereo sorvolare e disintegrarsi contro il Pentagono, resto dove sto.
(23 febbraio 2006)

IL MOSTRUOSO GOMBLOTTO
Egregio direttore
quando lei rifiuta di forma categorica la possibilità del complotto dietro agli attacchi dell'11 di Settembre, è perché è a conoscenza di dettagli e informazioni che annulano le tesi dei "gomblottisti", o perché semplicemente lo ritiene impossibile, conoscendo il paese in cui vive? Non so se abbia visto i documenti e i filmati che girano in rete (il Tg è arrivato con circa 1 anno di ritardo...), ma devo dire, guardandoli, che almeno qualche dubbio, viene. Davvero non crede che un po' di ragione ce l'abbiano, quelle persone che chiedono nuove risposte?
Con simpatia e stima
Giulia Bassi

Cara signora Giulia, su ogni evento della storia esistono dubbi, ricostruzioni lacunose e in molti casi verità non dette e per questo continuano a uscire studi su, per esempio, le vere cause e la dinamica della Prima Guerra Mondiale o l'attacco giapponese a Pearl Harbor. Sono certo che anche sull'11 settembre, come già sull'omicidio Kennedy e su quasi tutte le azioni del governo Bush, esistano menzogne e montature e permetta di dirlo a chi, come me, viene puntualmente insolentito da anni perché non ha mai comperato a scatola chiusa i pacchi che Bush e i suoi commessi europei ci hanno venduto. Imbastire una tesi mostruosa di un 11 settembre organizzato e voluto dallo stesso governo americano contro il proprio popolo - perché questo è il sottotesto dei complottisti - basandosi su incongruenze e zone oscure (molte delle quali sono state smentite ripetutamente, e a me che vivo a Washington a poca distanza in linea di volo dal Pentagono, da amici che videro quanto accadde quel giorno) non è coraggioso giornalismo d'inchiesta, è irresponsabilità di fanatici travestita da coraggio. Non ho bisogno di teoremi di complottisti per dissentire dalla politica di questa Presidenza americana, la mia critica è politica, culturale e morale. E non creda a quello che vede girare su Internet. Manipolare le immagini è facile tanto quando manipolare le parole.
(22 febbraio 2006)

Osama Bin Bush
Caro Zucconi
so che per lei questo argomento è una noia, ma spero che abbia visto lo Speciale TG1 sull'aereo caduto sul Pentagono (se non l'ha visto, lo potrà fare a breve qui http://www.tg1.rai.it/SITOTG/TG1_rubriche/0,8547,22,00. html). Quando professori e ricercatori universitari dimostrano scientificamente che il WT7, non colpito dagli aerei e situato ad un isolato dalle torri gemelle, con incendi di piccolissime dimensioni, che collassa su sè stesso dopo circa 8 ore dagli attentati, è stato demolito (e una demolizione non si organizza in 8 ore, quindi era preparata) e pongono fortissimi dubbi sul fatto che anche le torri gemelle siano stati fatte implodere in maniera controllata, lei crede ancora che siano i complottisti a dover dimostrare la fondatezza delle accuse? Non è forse l'amministrazione a dover riaprire le indagini e rispondere alle centinaia di domande ancora senza risposte, a rilasciare i video che mostrano lo schianto del 757 sul pentagono filmato da decine di telecamere, o le foto mai mostrate dei resti dell'aereo caduto in Pennsylvania? La Rai ha cominciato a farsi delle domande serie con lo speciale di ieri sera (i piloti professionisti, esperti militari, presenti in studio hanno detto che la manovra dell'aereo che avrebbe colpito il Pentagono sarebbe stata difficilissima per loro, dopo molto addestramento, figuriamoci per un attentatore che non aveva nemmeno ottenuto il brevetto di volo per un Cessna). Lei crede che se le farà mai queste domande?
Cordiali saluti
Matteo Civiero

Ah bene, se anche l'intrepida RaiUno di Porta a Porta e dei TG1 si converte al complottismo dell'11 settembre, potrò riposare tranquillo, nella certezza che non ci sarà più bisogno di convertire anche me. Ora coraggio, non dimentichiamo la storia dei falsi allunaggi americani, prodotti a Hollywood.
(21 febbraio 2006)

LUNA BUGIARDA
Caro Vittorio
i suoi articoli su quali siano i valori che caratterizzano più di altre la democrazia statunitense (mi fece effetto la sua frase che più o meno diceva "negli USA hai la sensazione di poter cambiare tutto, nulla è immutabile" ) mi hanno spesso fatto riflettere su alcuni pregiudizi o eccessi di severità critica nei confronti degli USA. Detto questo, le chiedo; non sarebbe gravissimo se, e dico se, gli USA non fossero mai andati sulla Luna? Ora, nulla nelle tesi che contestano lo sbarco è dimostrato, ma da una serie di cose (perché solo fino al 74 e poi più nulla? Come faceva l'Apollo a rientrare senza scudi termici, quando 35 anni dopo lo Shuttle andò arrosto? Come faceva a portare tutto il combustibile? Possibile che al primo tentativo, con molti particolari mai testati prima, sia andato tutto bene, quando ancora oggi una telefonata via satellite con gli USA è disturbata? Si campa lo stesso, per carità, ma mi spiacerebbe essere privato di uno dei più bei sogni di bambino. Insomma, secondo lei; scienza o fantascienza? Mi scusi per la forma indubbiamente involuta e prolissa
con stima
Ugo Benny

Ugo, my man, non ci bastano i "gomblottisti" sull'11 settembre? Dobbiamo riesumare anche questa vecchia balla, raccontata nel film "Capricorn One", di uno studio di Burbank trasformato in mare della Tranquillità? Ugo, Ugo, ma ti pare che in piena Guerra Fredda, con radar sovietici puntati anche sul sedere di Von Braun, figuriamoci su un belinone volante come il Saturno V e spie infilate anche sotto il letto degli astronauti, i compagni russi non avrebbero golosamente sputtanato il bieco nemico imperialista, se l'avessero pizzicato a inventarsi viaggi sulla Luna, dove loro stessi avevano tentato di arrivare (sonda Lunik)? Tu sei giovane, per tua fortuna, ma anche quando andò in orbita Gagarin per la CCCP, molti da destra sostennero che era tutta una palla della propaganda rossa. Andava di moda una canzone, "Tango Bugiardo, Tango Gagarin". Lascia perdere, dammi retta.
(13 gennaio 2006)

Il gomblotto 9/11
Egr. Direttore, Mi permetto di insistere su una storia, che a me per primo già diversi mesi or sono (forse per la diffidenza che ho dei media americani) non convinceva affatto. E' da molto tempo che cerco appoggi su questa indagine, ma non ne ho mai avuti da Lei... Ora però il Professor Steven Jones, cattedra di fisica all'università dello Utah, dichiara ai telegiornali americani che con tutta probabilità le Torri Gemelle e il WTC-7 non crollarono per l'impatto degli aerei e conseguenti incendi, ma in seguito a cariche esplosive piazzate in precedenza, come quelle usate per le demolizioni controllate. Si aggiunge così un'altra voce autorevole alla lunga lista di persone che già da tempo dubita fortemente della versione ufficiale dei fatti, fornita al mondo dalle autorità americane....
Con sincera stima.
Mario De Canditiis - Scauri (LT)

Forse lei ha dimenticato che una nota scritttrice e giornalista, venerata da alcuni come la bocca della verità, sparò che i morti nelle Torri erano venticinque mila e le autorità avrebbero cospirato per nascondere la vera cifra. Questa Presidenza Bush ci ha raccontato abbastanza menzogne senza che si debba attribuirle anche un piano così diabolico, complesso e insieme così facile da smontare anche per il milionario che finanzia il sito www.reopen911.org o per un professore dello Utah. Le pare che facciano difetto, negli Usa, accademici e ingegneri che sarebbero felici di poter dimostrare che l'11 settembre è stata la più mostruosa delle bugie Bushiste? Legga anche questo. http://911research.wtc7. net/pentagon/evidence/witnesses/jetliner.html E per favore non ricominciamo con il "gomblotto" del 9/11.
(15 novembre 2005)

LA MOVIOLA DEL 9/11
Caro Zucconi ,
Appena finito di leggere la risposta all'amico della Malesya,(la prego non si arrabbi) ma devo dire che ho notato un certo cambiamento nelle sue risposte un po' a tutti quelli che le scrivono. Per la verità le devo dire che ultimamente le sue risposte risultano un po' incazzose. Ma dove è finita tutta l'ironia che metteva prima nelle sue risposte? La prego non s'arrabbi.
A sua discolpa devo ammettere qualche lettera fa cascare le braccia.
Saluti
Tiziano
Thailandia

Abbandonai esausto il campo di calcio proprio perché non ce la facevo più a ragionare con il popolo delle moviole, della "sudditanza" e del ""ce l'hanno con noi" e ora mi ritrovo alla prese con i moviolisti dell'11 settembre. Pure il Brogesso del lunedì alla Sdoria?
(14 ottobre 2005)

Dove volano le bufale
Caro Direttore,
sono certamente d'accordo con lei sulla questione del preteso complotto dell'11 settembre. Eppure resto un po' interdetto ogni volta che leggo le sue risposte a lettere che alludono al complotto medesimo. Risposte "totalitarie": è così e basta. Ricordo lo stesso tipo di risposte che ricevevo intorno al 1964-65 da amici americani quando mettevo in dubbio le "verita'" contenute nel Rapporto Warren sull'uccisione di JFK: "è così e basta" mi dicevano (e non solo loro). Poi si è visto che non era così per niente, e la sparatoria solitaria di Lee Oswald è unanimemente considerata una delle più grandi bufale del XX secolo.
Cordiali saluti.
Piero De Masi,
Fairhope,
Ala.

Per l'ultima volta, a tutte le persone in buona fede che si tormentano frugando nei milioni di siti dove si vuol dire che in realtà l'11 settembre è stato organizzato da qualcuno nel governo americano per poter occupare Afghanistan e Iraq (a proposito, complimenti, il diabolico piano sta funzionando proprio bene, vero?). Dimostrare la "non esistenza" di un complotto, come la "non esistenza" di Dio, è logicamente e giuridicamente impossibile e per questo ci sarà sempre una "teoria della cospirazione" dietro ogni evento e dietro ogni versione ufficiale. La impossibilità di dimostrare un negativo è il motivo per il quale ogni nazione civile non chiede all'imputato di dimostrare la propria innocenza e la difesa non deve provare assolutamente niente in un processo. E' l'accusa che deve dimostrare la colpevolezza, e se le legioni di complottisti non capiscono la differenza tra le due cose, niente e nessuno potrà mai convincerli. E pensare che quando scrivevo di calcio, mi lamentavo della paranoia insanabile dei "gomblottisti" e del "gol di Turone". Passo e chiudo.
(10 ottobre 2005)

IL GRANDE SATANA
Caro Direttore,
mi é molto dispiaciuto leggere la risposta che lei ha dato a Damiano Di Sotto in relazione alle sempre piú numerose e serie ricerche che demoliscono la versione ufficiale sull'11 settembre. Pensavo che anche lei fosse un amante della ricerca della veritá nei fatti, e pensavo che fosse in grado di leggere tra le righe delle molte menzogne che il governo e la propaganda americana ci propinano ogni giorno. Lei spesso critica le bugie di questo governo americano ma quando si tratta del 9/11 si fida ciecamente. Piuttosto strano. Come minimo poteva rispondere educatamente al lettore ed esprimere un'opinione personale invece di dirigerlo verso un sito poco serio come quello di Paolo Attivissimo che si occupa di debunking in maniera abbastanza infantile. Capisco che per lei sia impossibile a livello professionale sostenere pubblicamente quelle che lei definisce "fregnacce" (termine piú adatto alla versione ufficiale, direi), ma almeno potrebbe sostenere il libero scambio di idee ed opinioni ed invitare le persone ad informarsi correttamente da molteplici fonti, ufficiali e non, per farsi un'opinione propria non inquinata dai condizionamenti della propaganda mediatica. Perché non indicare oltre al sito antibufala anche un altro che sostenga tesi differenti?
Grazie per l'attenzione
Riccardo Farabegoli

Non tutte le tesi sono eguali e rispettabili soltanto perchè sono opposte. Mi dispiace, ma fino a quando sentirò parlare di “ebrei avvertiti prima dell'attacco”, di “aerei fantasma mai caduti sul Pentagono”, di “rottami introvabili”, di “cariche esplosive predisposte nelle Due Torri” non accetto discussioni nè critiche con i “dietrologi”. Non pratico nè la circonvenzione di incapace a fine di autopubblicità o di lucro (come i libri che stanno sfruttando la nostra incredulità davanti a tanta malvagità) né la bio coltivazione della paranoia. Criticare il governo americano (come ho fatto con tutti i governi delle nazioni dove ho lavorato) è il mio dovere di giornalista.. Incentivare i culti satanici dell'antiamericanismo a tutti i costi, no.
(5 Ottobre 2005)

Le bufale che volano
Caro Direttore,
è a conoscenza delle numerose voci e dei numerosi e inquietanti filmati che mettono in dubbio la versione ufficiale dei fatti dell'11 settembre? Mi riferisco in particolare alla questione del crollo delle torri, sin dall'inizio abbastanza strano per la velocità e il modo con cui le stesse sono venute giù. Si parla ora apertamente di tecniche di implosione, ovviamente preparate ben prima degli attentati; analizzando attentamente i filmati del crollo che circolano su Internet e che affiancano le scene del crollo delle torri a scene di palazzi fatti implodere, si vede chiaramente una serie di piccole esplosioni mirate tipiche di quel sistema di demolizione controllato. Se a ciò si aggiunge che le torri erano state progettate per sopportare l'impatto con un grande velivolo e che i resti dell'aereo del Pentagono non si sono mai visti ne ritrovati qualche elemento non proprio chiaro c'è, o no? Lei che ne pensa? Tutte stupidaggini o siamo di fronte alla madre di tutte le "strategie della tensione" (anche alla luce degli eventi successivi)?
Grazie per l'attenzione.
Damiano Di Sotto

Oddio mio, ricominciamo con il complotto delle Torri e l'aereo fantasma del Pentagono. La invito a consultare il sito www.attivissimo.net/antibufala/elenco.htm io non ce la faccio più a smentire tutte le fregnacce che circolano in rete sull'11 settembre. Grazie.
(2 ottobre 2005)

USTICA, BOLOGNA, MANHATTAN
Caro Zucconi,
A proposito di una sua risposta, avrei da dire: ok, buon complotto a tutti! anche ai parenti delle vittime di Ustica o di Bologna (o meglio alle vittime stesse). Lei dice "é impossibile dimostrare che un complotto non esiste".. bene, allora lasciamo nel dubbio i parenti di cui sopra, ok? Il fatto è che invece è POSSIBILE DIMOSTRARE CHE ESISTA. E non un "complotto", parola inadeguata e anzi sviante, ma che esista una responsabilità precedentemente ignota, o imputata a tutt'altro autore, e invece poi accertata, per un determinato crimine. La parola "complotto" ha già in sè qualcosa di inadeguato. Ha un sapore di mistificazione, si tira addosso l'accusa di delirio paranoico. Linguisticamente mi pare inappropriata, mi pare indicare un piano segreto ordito da un gruppo di persone per rovesciare un potente, o per prendere il potere o qualcosa del genere, comunque alla fine in modo eclatante e palese, piuttosto che un'azione da attribuire ad altri a scopo di condizionamento della pubblica opinione nel corso di una ampia strategia di conservazione del potere stesso. Mi interesserebbe capire il suo dubbio circa il coinvolgimento dell'Arabia Saudita, bando a ogni gomblottismo
Con stima,
Tullio Salvatore

L'essenziale è cogliere la differenza tra la dietrologia da tifoso stile "c'hanno arrubato la partita", che è una forma benigna di paranoia e il sospetto che dietro le verità ufficiali ce ne siano altre, che è legittimo. Sono le oscene frescacce sugli "ebrei preavvertiti" e l'aereo mai caduto sul Pentagono, quando esistono le foto dei motori, che offendono la mia intelligenza. Sull'Arabia Saudita so quello che sa lei: che l'Iraq non c'entrava nulla con le Due Torri, che 15 dei 19 terroristi erano Sauditi, che guidare un jumbo contro un grattacielo a 500 nodi all'ora non è come guidare un calesse e ci sono 22 pagine del rapporto parlamentare Usa sull'11 settembre secretate dalla Casa Bianca, perché trattano dell'Arabia Saudita.
(24 agosto 2005)

Il Pentagono nel prosciutto
Caro Direttore,
in riferimento alla sua risposta alla mia lettera del 09/08, vorrei replicare. Ho usato il condizionale (proverebbero), perché non ho certo le competenze (sono un biologo) per dire "provano!" Però ci sono foto, quindi prove oggettive, che testimoniano cos'è successo il 9/11 al pentagono. Le invio questa riscostruzione dei fatti : http://www. pentagonstrike. co. uk io la trovo quanto meno sconcertante. Preferisco prendere un abbaglio su un complotto (sa sono cresciuto in Italia...), che coprirmi gli occhi con del prosciutto e credere a tutto quello che mi viene venduto. E' vero, su internet si trova molta spazzattura, ma anche un sacco di notizie "indipendenti".
Con stima
Davide Gurioli
Bazzano (Bo)

Soprattutto indipendenti dalla razionalità e dai fatti. Nello stesso sito che lei cita, sono offerti i libri della signora Laura Knight Jadezky che offre la storia di come lei sia stata trasportata nel futuro dagli Alieni di Cassiopea, diventando, grazie al - cito - Collasso Quantistico dell'Onda Cosmica (eh?) una nuova sè stessa nel futuro. Se ho capito bene, cosa che non garantisco, essendo io avvolto nel prosciutto come un grissino da antipasto.
(11 agosto 2005)

NEL PALAZZO DEI GOMBLOTTI
Egregio Direttore,
seguo tutti i giorni la sua rubrica e in questi ultimi ho letto diverse lettere di persone dubbiose sugli avvenimenti del 9/11. Io sono tra questi. Lei non lo è. I miei dubbi sulla verità dell'infame atto terroristico sorgono, oltre dalla lettura di siti che lei ha definito "spazzatura", anche dal ricordo dell'omicidio del Presidente J. F. Kennedy. Non mi dica che lei creda sia stato ucciso da quel povero disgraziato di Oswald con un proiettile intelligente. Se i servizi americani sono riusciti a fare un atto così grave per una guerra, perché non dovrebbero essere capaci di fare altrettanto per una guerra altrettanto "interessante"? Riguardo al Pentagono: le foto con i resti dell'aereo ci sono, ma perché l'FBI ha sequestrato le videocassette dell'albergo e della stazione di rifornimento adiacenti al pentagono e non le ha mai rese pubbliche, rendendo pubblico solo un paio di fotogrammi da dove si capisce poco o nulla?
Max Failla

Se dietro la versione ufficiale c'è un'altra versione, chi c'è dietro l'altra versione? Perché "l'altra versione" non può essere manipolata e contraffatta come quella ufficiale, nella spirale infinita del "cui prodest" e dei manovratori occulti? Possibile che nessun gomblottista si renda conto che il gioco del "che cosa c'è dietro" è un palazzo degli specchi senza fine.
(11 agosto 2005)

TERRORISTI ACROBATICI
Egregio direttore,
mi permetta solo di ricordarle l'esistenza di un libro di un giornalista francese (di cui non ricordo il nome.... ma lo cercherò) il quale mostra delle foto aeree del Pentagono subito dopo l'attacco dell'11/9. Ebbene, nessuna traccia visibile di resti di aeroplano, nè, ancor più strano, nessun lampione o albero abbattuto dal Boeing che avrebbe impattato l'edificio sulle pareti verticali (e non dall'alto), tra l'altro con manovra semi acrobatica più degna del capo formazione delle Frecce Tricolori che di un improvvisato pilota con poche ore di addestramento su di un bestione da 200 tonnellate. Aerei come quelli hanno spazi di manovra molto ampi, e colpire un bersaglio largo poche decine di metri a più di 400 km/h, pilotando a vista e da parte di piloti appena addestrati... bè qualche dubbio aeronautico me lo pone.
Fiducioso nella sua risposta
Domenico Gatti

Anche a me, e questo è l'unico dubbio razionale che mi tormenta dall'11 settembre, conoscendo benissimo il Pentagono, dove comunque non c'era nessun albero. Quegli assassini ai comandi dovevano sapere bene come si pilota un aereo, erano in maggioranza Sauditi e ci sono 22 pagine dell'inchiesta parlamentare sull'11 settembre, secretate d'ufficio dalla Casa Bianca. Sono le 22 pagine che riguardano il ruolo dell'Arabia Saudita negli attentati.
(11 agosto 2005)

MANHATTAN COME HIROSHIMA
Direttore,
(lei scrive) "credere davvero che un capo di stato sappia e dunque permetta a quattro aerei civili carichi di passeggeri di puntare su Manhattan e su Washington..." Un altro capo, ma dello stesso Stato, non si peritò di vaporizzare nel giro di pochi giorni alquante centinaia di migliaia di civili giapponesi, e se Hiroshima poteva avere una giustificazione Nagasaki fu solo una colossale bastardata. Quindi concordo con Lei sulla improbabilità di tanta dietrologia, ma ahinoi non sulla mancanza di verosimiglianza. E personalmente sono anch'io convinto che il cavaliere un attentatuccio non abbia il fegato di organizzarlo, neppure una buffonatina all'antrace (remember?), ma se qualche testa bacata facesse esplodere qualcosa MAMMAMIA come gli farebbe comodo...
Cordialmente
Alberto Nencioni

Hiroshima come le Due Torri? Ma che dice, Alberto? Lei mi fa venir voglia di chiudere la bancarella, come già chiusi il calciointesta, per disperazione e depressione. Ma abbiamo davvero perduto la capacità di riflettere, di distinguere, di contestualizzare, soprattutto di ascoltare? Per sopravvivere ed emergere in questo mondo di scazzottatori dobbiamo per forza diventare tutti come la Fallaci, o Calderoli o Moore o Rumsfeld?
(11 agosto 2005)

Io so quello che tu non sai
Egregio Zuc,
non volevo sollevare un polverone con la lettera riguardo l'ipotesi di un possibile attentato terroristico in Italia con il lasciapassare del governo. Ma non credo che sia una ipotesi tanto strampalata visto che personaggi come questi in occasione di stragi cercano di far propaganda elettorale. Ricorda? il giorno dopo l'attentato (prima delle elezioni in Spagna) Aznar, annuncio', con sorpresa di tutti, che era opera dell'ETA!!! In Italia se accadesse un attentato, sicuramente vedremmo uomini del governo parlare della necessità di alzare il tono dello scontro e difendere il paese dalla minaccia, aumentando il numero di uomini in Iraq, Afganistan e restringendo ancora di più le libertà personali ed aumentando un po se possibbile il potere per il governo ed il premier. Infine, riguardo l'11 Settembre, l'ipotesi gombolottiana, non è che gli ebrei sapessero, ipotesi razzista oltre che gombolottiana. Ma che Bush , pur aspettandosi qualcosa di clamoroso, lascio stare così da avere una buona scusa per cominciare a mettere in pratica la filosofia del "New American Century", cioè un controllo militare diretto su alcune zone strategiche del pianeta. E su questo dubito fortemente ci siano gombolotti.
Cordialissimi saluti.
Andrea Giudice

Il lasciapassare del governo, nel senso di Berlusconi che manda Galliani dai bombaroli diretti verso Roma o Venezia, per dire prego, accomodatevi, serve un cerino? Una braciolina "halal"? Tanto offre il grande Presidente, come per Nesta o Gilardino. Ma che minchiate stiamo dicendo? A parte confondere sempre lo sfruttamento politico di un atto criminale con la responsabilità di averlo commesso, due cosucce lievemente diverse, i gomblottologi hanno sempre tanta fortuna perché è impossibile dimostrare l'inesistenza di un complotto. Poiché non si può dimostrare che Bush o Aznar o (corna e bicorna) Berlusconi "non sapessero", sembra automaticamente lecito concludere che "sapessero". Poi, credere davvero che un capo di stato sappia e dunque permetta a quattro aerei civili carichi di passeggeri di puntare su Manhattan e su Washington per avere il pretesto di invadere Afghanistan e Iran è un altro paio di scarpe. Forse vanno bene a lei, ma non a me.
(10 agosto 2005)

VOGLIO UN COMPLOOOOTTOOOOO
Caro direttore
anch'io sono convinto che vedere complotti ovunque è ridicolo e ha effetti dannosi. mi piacerebbe pensare che l'11 settembre non l'abbiano compiuto dei musulmani, ma ahi me è cosi'. da lì si ricomincia, con introspezione e auto critica. allo stesso tempo secondo me non si dovrebbe fare l'errore di sposare apriori l'esatta teoria opposta: che non esistono complotti, nè mai sono esistiti nè mai esisteranno. la parola esiste in italiano (e in tante altre lingue, immagino tutte) certamente per indicare una circostanza possibile. vorrei chiederle se lei almeno in teoria accetti la possibilità che alcuni degli elencati istorici eventi, magari quelli più recenti (rapimento moro, mani pulite, 9/11) possano un giorno scoperchiare delle "magagne", magari qualcuno sapeva e ha taciuto. in italia esistono anche la tragedia di ustica e la strage di bologna, che hanno ancora un grosso punto interrogativo sui responsabili. potrebbe succedere nuovamente, anche solo in teoria. in generale io appoggio sempre la strategia del "cui prodest", non certo per assegnare colpe oggettive, ma per seguire piste alternative possibili (tutte da validare ovviamente) che possono condurre ai responsabili.
grazie
dr mahdi gibril

Il paradosso, caro Mahdi, sta nel fatto che immaginare complotti dietro eventi storici sconvolgenti, è rassicurante, è un nostro bisogno psicologico, perché presuppone almeno un'intelligenza, sia pur diabolica, un disegno criminale ma razionale dietro fatti che non capiamo e che cambiano la storia. Purtroppo, spesso non è così e l'irrazionalità è il solo e sicuro "grande vecchio" che regna sulla nostra specie. Si rilegga una buona storia del conflitto che ha cambiato il mondo contemporaneo, la Prima Guerra Mondiale, ad esempio "I Cannoni d'Agosto" di Barbara Tuchman.
(10 agosto 2005)

IL FIUME E LA FOGNA
Caro direttore,
ho cominciato a seguirla anni or sono su Radio Capital, ed ho sempre apprezzato la sua capacità utilizzare la giusta ironia nell'analisi di qualunque tipologia di notizia. Condivido spesso e volentieri le sue analisi, ma non nella risposta a Tullio Salvatore (9 agosto), dove mi sembra che lei si tolga i vestiti del giornalista per mettere quelli del politico: se mi permette ha mischiato i cavoli con i tortellini, prendendo a caso fatti gravi della storia per annacquare grossi dubbi sull 9/11, di cui si parla ovviamente poco: come per esempio testimonianze oculari e fatti oggettivi, che proverebbero che nessun aereo è caduto sul pentagono... Comunque, a volte, il fiume della storia riporta i cadaveri usciti dagli armadi, e magari fra due anni o fra trenta, se ne avremo la possibilità, Tullio ed io le chiederemo: "allora direttore come la mettiamo?"
affezionatissimo.
Davide Gurioli
Bazzano (Bo)

Testimonianze e fatti oggettivi che "proverebbero", Davide? Lo vede come lei stesso usa un condizionale per condizionare un'affermazione nella quale sente di non poter credere fino in fondo? Vivo a un chilometro, in linea d'aria, dal Pentagono, Davide e mio figlio lavora sotto quella cupola che era l'obbiettivo dell'aereo. Credo alla spazzatura che circola su Internet come ai Marziani che rapiscono i contadini in Nebraska per rapirli e fargli una colonoscopia. (Ha notato? Mai che atterrino in Piazza San Pietro o a Piccadilly Circus, 'sti minchioni di Alieni che si fanno mille anni luce di viaggio per finire in un campo di frumentone a guardare il sedere dei burini americani).
(10 agosto 2005)

I "GOMBLOTTI" DELLA STORIA
Caro Zucconi,
scusi ma non capisco come possa scrivere "Penso che un'ipotesi come questa sia da mettere nella stessa categoria degli "Ebrei preavvertiti" del massacro nelle Torri. Non la formuli neppure per scherzo". Pochi giorni fa era il due agosto, c'era un certo anniversario, non so se mi spiego. A Pearl Harbour è opinione di molti storici autorevoli che gli Usa lasciarono fare, e ormai ci sono dubbi consistenti anche su molti aspetti del 9/11. Purtroppo programmando certe azioni, si scommette - con successo - proprio sul meccanismo psicologico di rifiuto di qualsiasi ipotesi alternativa all'attentato compiuto da altri, dai cattivi estranei del tutto al mondo contro cui è stato perpetrato; si conta anzi sulla reazione secca, violenta e che non ammette repliche, contro chiunque avanzi dubbi e proponga le suddette ipotesi: proprio come la sua risposta al lettore Andrea Giudice. Lei, uomo d'esperienza e di intelligenza, a volte sembra vivere nel mondo delle favole, o forse preferisce non vedere per quieto vivere.
con perplessità,
Tullio Salvatore

Dunque, se vuole essere coerente con il suo "io non ci casco", caroTullio, deve andare avanti, la storia non è mica cominciata l'11 settembre 2001. Moro l'ha rapito e ammazzato la DC. Mani Pulite l'ha organizzata Berlusconi per andare poi al potere. L'operazione Barbarossa l'ha voluta Stalin per avere il pretesto di occupare mezza Germania. La bomba atomica l'hanno lanciata i Giapponesi per diventare un giorno una potenza economica e vendere televisori e auto a tutto il mondo. Le crociate le hanno fatte Musulmani travesiti da cavalieri cristiani per tentare poi di vendicarsi e arrivare fino alle porte di Vienna. L'olocausto l'hanno organizzato gli Ebrei così potevano pretendere un loro staterello al mare (ah già, dimenticavo gli altri "storici autorevoli" che rifiutano la cifra dei sei milioni, come se cinque o quattro milioni fossero una piccola rissa). Ma si rende conto di dove la porta questo "gomblottismo" biscardiano applicato alle cose serie?
(9 agosto 2005)

SIAMO SERI
Egregio Zuc,
Dopo gli attentati di Londra si vede da alcuni sondaggi che la popolarità di Blair, invece di scendere, è salita. Pare inoltre, che anche la popolarità del nostro premier dopo i fatti di Londra sia salita. Dunque, cosa accadrebbe se prima delle elezioni Italiane ci fosse un attentato micidiale? Io temo molto che un governo come questo, perso per perso, provi anche l'ultima carta per vincere le elezioni. Specialmente se colpisse Roma , dove il centrosinistra vince da decenni. Già immagino come a Milano e Palermo,
roccaforti della destra,
Lei cosa ne pensa?
Cordiali saluti
Andrea Giudice

Penso che un'ipotesi come questa sia da mettere nella stessa categoria degli "Ebrei preavvertiti" del massacro nelle Torri. Non la formuli neppure per scherzo.
(5 agosto 2005)

REMEMBER SEPTEMBER
Caro Zucconi,
E' proprio possibile che il capitale di solidarietà internazionale che gli Usa di Bush avevano accumulato dopo l'11 settembre 2001 sia stato completamente dilapidato? E' possibile che la guerra in Iraq, sbagliata sicuramente in quanto guerra e in quanto violazione del diritto internazionale, non ha comunque sortito indirettamente l'effetto di obbligare i governi di alcuni paesi medio-orientali a cambiare atteggiamento ed aprirsi verso qualche riforma? Ho riletto recentemente il suo articolo del 12/09/2001 per Repubblica. Lo considero uno dei migliori mai scritti nella stampa italiana, assieme al corsivo di Baricco. A distanza di quattro anni, vedo che lei è diventato molto più netto nei giudizi sull'America di Bush. E perciò mi chiedo, quale sarebbe il suo modo di vedere le cose, se, Dio c'è ne voglia, ci toccasse assistere ad un altra violenza come quella di Manhattan 2001.
Angelo Pugliese

Lo stesso dell'11 settembre 2001. Nulla di quanto accaduto dopo può cambiare il mio giudizio sulla ineffabile infamia di quel mattino.
(21 giugno 2005)

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