Re: Giovanni Passannante. Un anarchico che non muore.

Inviato da  Marco M il 1/2/2007 1:29:28
Citazione:

nessuno ha scritto:
Aggiungo qualche nota, ad ora tarda.
Niente links. Sono ricordi, i racconti di mio nonno, e di mia nonna, recuperati dalla memoria, leggendo, per dire di chi non ha nome, né ricordo.
1932. Ad Albino (provincia di Bergamo) c'erano degli anarchici. Non pochissimi. Non tanti. Forse una cinquantina di persone. Mio nonno si ricordava ancora come, una mattina di marzo, li presero casa per casa, li legarono ammanettati e li portarono via.
Non ne tornò nessuno.
Inutile cercare i nomi. Le carte vennero bruciate dopo l'8 settembre. A volte dai fascisti, altre dai partigiani. In entrambi i casi l'obiettivo era identico: cancellare la memoria. Per non farsi prendere, o per cancellare un passato che non si voleva. Quel che rimase era solo il racconto. L'unica forma di trasmissione del sapere che il potere non possa controllare.


Grazie della testimonianza, fa sempre bene tenere viva la memoria.
"Chi controlla il presente, controlla il passato".
E chissà quanti di casi come questi non conosciamo, di quanti s'è persa memoria e di quanti memoria non c'è mai stata.

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