Re: Giovanni Passannante. Un anarchico che non muore.

Inviato da  florizel il 11/1/2007 3:04:02
Dante Carnesecchi : storia di rivoluzione di anarchia e di morte a La Spezia durante il Biennio rosso

"Era nella lista nera - su questo non c’e’ dubbio -. E in quella tragica serata di Pasqua gli saldarono il conto. I giornali allineati raccontarono che, fermato dai carabinieri, li aggredi con un coltello cercando poi di fuggire, cadendo infine sotto i colpi dei moschetti. Ma i compagni anarchici e la madre raccontarono una ben altra storia, storia avvalorata dalle condizioni in cui era il cadavere quando fu portato all’obitorio.

Il Libertario del 31 marzo ricostrui cosi la sua fine. Al Limone erano accasermati regi carabinieri che s’erano fatti una trista fama nei dintorni: gente che menava nerbate senza ragione, che provocava, che procedeva ad arresti immotivati. E quella sera del 27 marzo il branco usci dalla caserma...

...saputo il nome, il brigadiere che comandava il gruppo lo colpi con uno schiaffo. Fu il segnale: gli altri carabinieri si avventarono su Dante colpendolo a loro volta con gli scudisci al punto che fracassarono la chitarra con la quale Dante cercava di ripararsi. Il giovane tento’ allora la fuga, ma la sua corsa fu fermata da una pallottola nella schiena. Quindi i militi gli furono addosso lo colpirono con il calcio dei fucili, gli spararono con i moschetti e con le pistole; il povero corpo martoriato fu preso a calci, altri vi affondarono i pugnali e ne fecero scempio. Incredibile a dirsi, il giovane visse ancora, spirando pero’ prima dell’arrivo all’ospedale della Spezia."

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