Re: Giovanni Passannante. Un anarchico che non muore.

Inviato da  nessuno il 9/1/2007 23:51:35
Grazie Flo!

Perché, dici, "mi torna alla mente Federico Aldovrandi"?

Forse per questo:

Processo!

Oggi, 9 gennaio, a più di 15 mesi dal giorno in cui ci è stato tolto Federico, ho la notizia certa che ci sarà un processo. E' stata depositato l'avviso di conclusione delle indagini prodromico alla richiesta di rinvio a giudizio dei 4 agenti. In qualunque forma sia va bene, l'importante è che ci sia. L'archiviazione è esclusa. Non so ancora niente di più per ora...


Riprendo da: "L'Unità" (non me ne vogliate... la notizia l'ho trovata lì :)

Caso Aldovrandi, quattro agenti rinviati a giudizio

25 settembre 2005 morte Federico Aldovrandi
Ci sarà finalmente un processo dopo più di 15 mesi dalla morte in circostanze "sospette" di Federico Aldovrandi, il giovane 18enne che il 25 settembre 2005 perse la vita a Ferrara dopo essere stato fermato dalla polizia. È stato depositato l'avviso di conclusione delle indagini preliminari alla richiesta di rinvio a giudizio dei quattro agenti. La notizia è stata data sul blog della madre di Federico, Patrizia.

È stata così confermata la tesi dei periti della famiglia Aldovrandi, che hanno sempre detto che Federico è morto per soffocamento. Un'asfissia provocata dalla «compressione toracica» di un quarto d'ora cui fu sottoposto dai poliziotti. I consulenti della famiglia del ragazzo avevano depositato in tribunale le perizie, che ancora non chiariscono del tutto come è morto Federico, insieme alla perizia medico-legale disposta dal pm Maria Emanuela Guerra, che conduce le indagini. Federico assunse «modesti quantitativi di sostanze stupefacenti (ketamina) alcune ore prima della morte, ma questo pare avere efficacia causale assai discutibile». Tradotto, per i legali la ketamina non può aver causato l´asfissia perché tra gli effetti di questa droga non vi è l´arresto cardiaco bensì il contrario: l´eccitazione.

Il fatto
Il 25 settembre Federico trascorre la notte a Bologna con gli amici. Al rientro la tragedia. Così ricostruiva i fatti una nota della Questura: «Alle ore 6 del 25 settembre 2005 personale della polizia di Stato interveniva in via Ippodromo su segnalazione di alcuni cittadini che avevano riferito del comportamento ‘strano´ di un giovane. Durante l´intervento del personale di polizia, il giovane è stato colto da malore. Poco dopo giungeva il personale medico del 118 che constatava il decesso del giovane». Caso chiuso. Per la polizia Federico è morto nel trasporto verso l´ospedale per cause naturali.

Il blog
«Oggi, 9 gennaio, a più di 15 mesi dal giorno in cui ci è stato tolto Federico - si legge sul blog. -, ho la notizia certa che ci sarà un processo. È stata depositata la richiesta di rinvio a giudizio dei quattro agenti. In qualunque forma sia va bene, l'importante è che ci sia. Non so ancora niente di più per ora...». Circa un anno fa, Patrizia, decise di aprire un blog, per chiedere la riapertura del caso, perché la morte del figlio non rimanesse nel silenzio. Non la convinceva la ricostruzione dei fatti.

Perché poi, quando quella notte lei chiamò in questura preoccupata per sapere se avevano notizie di Federico, le risposero di non averne? Il giovane era già morto da diverse ore e la famiglia non era stata avvertita. Prima del blog, mamma Patrizia e papà Lino, il 27 settembre inviarono una lettera ai giornali in cui ribadivano «massima fiducia, anche in questo momento così drammatico, nelle forze dell´ordine e nell´operato della magistratura inquirente». Da allora a Ferrara sono state diverse le manifestazioni di sostegno alla famiglia Aldovrandi, guidate anche dal parroco della città, don Domenico Bedin.

Ad illustrare le conclusioni del pool di medici legali e tossicologi, venerdì mattina in conferenza stampa, sono stati gli avvocati della famiglia, Riccardo Venturi e Fabio Anselmo. Dagli atti di polizia e procura emerge, per i consulenti, che «dopo l'arrivo della prima pattuglia del 113, vi fu una violenta colluttazione tra il ragazzo e gli agenti» a cui seguì «l'immobilizzazione forzata a terra, protrattasi per alcuni minuti, in posizione prona ed ammanettato con le mani dietro la schiena, mentre almeno un agente di polizia gravava su di lui, comprimendogli la cassa toracica». «La chiamata dalla centrale operativa del 113 è delle 6.08, l'ambulanza della Croce rossa e l'auto medicalizzata partono alle ore 6.10, l'arrivo sul posto della prima risale alle 6.15 e della seconda alle 6.18». Questo scrivono i periti. Inoltre, «dagli atti della polizia emerge che la richiesta di inviare un'ambulanza è stata radiotrasmessa dalla volante "alfa 3" alla centrale operativa del 113 alle 6.04, quando sul posto era già intervenuta la volante "alfa 2"».

Ci sarebbe anche un testimone che avrebbe riferito che Federico «rantolava e chiedeva aiuto» mentre un poliziotto tentava di ammanettarlo. Inoltre le chiamate dei cittadini che sarebbero arrivate al 113 parlavano di un ragazzo che «tirava calci a tutto».

http://www.unita.it/view.asp?IDcontent=62557

Buona vita

Guglielmo

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