Re: Giovanni Passannante. Un anarchico che non muore.

Inviato da  _gaia_ il 9/1/2007 9:45:02
E' vero: Neanche i resti di Hitler ricevono un così indegno trattamento

Dal link di wikipedia segnalato ho trovato anche la vicenda di Pietro Acciarito, che il 22 aprile 1897 tentò di accoltellare re Umberto I e che ricevette un trattamento simile a quello subìto da Passanante:

Da "Pietro Acciarito" (wikipedia)

Nell'immediatezza dell'arresto fu chiesta ad Acciarito la ragione del suo gesto. Il fabbro rispose polemicamente che re Umberto sembrava disposto a spendere 24mila lire (all'epoca una somma molto considerevole, corrispondente al montepremi della giornata di corse) per un cavallo, ma nulla per i poveri.
Più tardi Acciarito fu sottoposto dalla Polizia a duri interrogatori e a torture nella convinzione di poter così costringerlo a svelare un supposto complotto e i nomi delle altre persone in esso coinvolte. Parallelamente furono condotte indagini tra i conoscenti del fabbro di Artena, e fu arrestato un suo amico, tale Romeo Frezzi, semplicemente perché nella sua casa fu trovata una fotografia di Acciarito.
L'attentato fallito fu inoltre impiegato come pretesto per arresti arbitrari di esponenti socialisti, anarchici e repubblicani.
Frezzi fu a propria volta torturato e morì al terzo giorno d'interrogatorio. (...)

Le vicende legate alla morte di Frezzi suscitarono clamorose proteste popolari di massa contro la brutalità poliziesca. Per conseguenza, i funzionari responsabili della custodia in carcere e degli interrogatori della vittima furono presto trasferiti ad altro incarico.
Più tardi emerse anche che la Polizia aveva creato una falsa lettera, suppostamente scritta dalla fidanzata di Acciarito (...)

Durante lo svolgimento del processo, tuttavia, i cinque supposti cospiratori furono riconosciuti innocenti, mentre emerse che il loro arresto era dovuto solo ad una confessione estorta con inganno e violenza. Acciarito fu riconosciuto colpevole di tentato regicidio e condannato all'ergastolo.

Tenuto in rigoroso isolamento, come già accaduto nel caso del precedente autore di un fallito attentato a re Umberto, Giovanni Passannante, Acciarito scivolò nella follia. Riconosciuto malato di mente, fu trasferito presso lo stesso manicomio criminale ove aveva finito i suoi giorni il suo precursore. Alla sua morte, Acciarito fu sottoposto ad autopsia da parte degli stessi eugenetisti, della scuola lombrosiana che avevano esaminato il corpo di Passannante, i quali conclusero che la forma del cranio dell'ex fabbro rivelava la sua "predisposizione all'assassinio".



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