Re: Negroponte: quando la democrazia é difesa da un criminale

Inviato da  ivan il 11/9/2006 18:56:57
Secondo me c'è un equivoco di fondo, che è stato risolto dal punto di vista filosofico quelche secolo fa dagli inglesi.

I governi, nel ben e nel male, sono l'espressione di una data società in una data epoca.

Se noi appbiamo i politici che abbiamo, non è colpa dei marziani: essi sono l'espressione della nostra società.

Senza citare i classici della politica, cito la scena finale di un film di Alberto Sordi, "Fin che c'è guerra c'è speranza": "se volete rinunciare a questo stile di vita, sappiate che alle tre ho un aereo, devo anadare a piazzare un carico di mitragliatrici; se non devo più fare questo lavoro non svegliatemi, fatemi perdere l'aereo " ... " ammazza! hanno messo la sveglia un quarto d'ora prima del necessario ..."

Quanto all'elezione di Paxtibi, tanto di capello per lui, ma in sede comunitaria, saprebbe contrattare che ne so, sulle quote del latte? Rispetto ai protocolli di Montreal e Kyoto, saprebbe far rispetatre ai suoi concittadini le minime cose di buon senso ?

Ovviamente lo stesso discorso dovrebbe valere per i politici che eleggiamo: ma il punto è che li eleggiamo non perchè sono capaci, ma perchè appaiono sui massmedia in maniera ossessionante ed invasiva.

E ovviamente, una volta eletti, essi andranno fare di chi li ha piazzati sui mass-media, non di chi li ha votati.


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