Re: OGM: (ennesimo) inganno globale

Inviato da  _gaia_ il 7/11/2010 12:23:41
Mirkred, ti avevo chiesto se avevi critiche sul contenuto scientifico del mio articolo, e nel caso di metterle chiaramente in luce. Cosa che non ho ancora visto.
Sei intervenuto per rispondere ad alcune asserzioni fatte in passato da altri utenti su aspetti diversi da quelli che ho analizzato nel mio scritto, lasciando aleggiare (o almeno a me pare così) l'idea che il mio articolo sia fuffa. Ecco perché ho fatto quella richiesta.

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Per il punto sull'equivalenza delle proteine batteriche e vegetali mi sembrava di aver già spiegato dove trovassi il nodo critico. Ma è tutto il contesto che si dovrebbe considerare, quindi anche gli altri punti che ho esposto e non estrapolando solo questo che è un dettaglio (mi riferisco agli altri punti elencati).

Il discorso sull'impatto ambientale poi è ben più ampio, come speravo di aver chiarito con il mio articolo: al momento nessuno può sapere cosa potrebbe accadere in seguito a contaminazione accidentale di una certa entità (conseguenze sul comparto biotico e abiotico, sulla rete trofica e sul ciclo degli elementi). Questo è il punto. E il fatto che a fronte di questa nostra ignoranza in materia le autorità non ritengano necessario chiedere che vengano fatti studi, da consumatrice mi lascia perplessa.

Ho scritto un papiro ma mi pare sia stato per lo più ignorato..

E perdona ma non capisco cosa c'entri la tua risposta inerente l'ultima parte. Io ti dico che non concordo quando dici "andate a vedere là: c'è scritto tutto, dove come chi e quando": vado a vedere e rispondo che non è vero perché l'informazione essenziale manca, cioè non possiamo sapere dove finiscono gli ogm e tu rispondi che, beh, "tanto comunque ci finisce in ciò che mangiamo". Ma che c'entra, scusa?



Infettato, come detto prima l'impatto di nuovi genomi che in natura non esistono deve essere studiato molto più a largo raggio: vedere se il polline di piante GM finisce su piante non-GM è solo una piccola parte di questo lavoro.
Si tratta di capire (e nessuno lo ha fatto finora) come tutta la rete ecologica possa eventualmente modificarsi.
Le piante hanno strettissime relazioni con moltissimi altri organismi viventi (dai batteri del suolo agli animali fitofagi compreso l'uomo) e con le componenti fisiche dell'ecosistema. Quello che mi piacerebbe vedere è un serio programma di studio sul lungo periodo, che consideri e monitori quello che ho scritto sopra, cioè se e quindi quanto e come i genomi bioingegnerizzati e le molecole da loro espresse interagiscano con la rete alimentare in cui le piante GM sono inserite, con i cicli degli elementi che coinvolgono piante, animali, suolo, acqua ecc.
Finché non ci sarà uno studio di questo genere, nessuna autorità può dichiarare che coltivare OGM in campo sia sicuro per l'ambiente, perché non è in possesso di dati scientifici che lo garantiscano.

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