Re: Homo Homini lupus?

Inviato da  carloooooo il 11/10/2006 9:41:03
gli uomini nei momenti di necessità hanno spesso dimostrato uno spirito sociale

E in altri momenti di necessità uno spirito egoistico. Il "poveri ma buoni" funziona sempre nei film, di rado nella realtà.

Quando affronto temi del genere non riesco mai a capire una cosa: da un lato si afferma "homo homini deus", cioè che l'uomo è un essere naturalmente sociale che non tende spontaneamente alla prevaricazione sul prossimo. Contemporaneamente però si sostiene che lo Stato è la forma di dominio per antonomasia. Vedo dunque due possibilità:

1. Sono gli uomini che attraverso il politico prevaricano su altri uomini. Allora come è possibile continuare ad affermare "homo homini deus"?

Si potrebbe dire che gli uomini, nel loro "stato di natura", sono intrinsecamente altruisti e che poi è il legame con l'apparato statale a renderli malvagi. Mi si deve però spiegare allora perché il potere si è storicamente istituito. (Infatti lo Stato come lo intendiamo noi è una realtà esistente da mezzo millennio, mentre la gerarchizzazione del potere c'è praticamente da sempre.)

Forse ha ragione Max_Piano: l'occasione fa l'uomo ladro. Ma per diventarlo una qualche inclinazione naturale deve pur esserci.

2. Il potere si è ormai reso autonomo da qualsiasi volontà singolare, spersonalizzandosi e seguendo una logica tutta sua (sul modo della Scuola di Francoforte, per intendersi).

Se è così, allora il problema non è lo Stato, che appare come il risultato ultimo di un meccaniscmo di dominio e prevaricazione insito nella nostra civiltà.

Ad ogni moo penso che i gombloddisti di questo sito, a cui piace fare nomi e cognomi, non siano su questa lunghezza d'onda.

Carlo

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