Re: Cos'è la libertà?

Inviato da  Santaruina il 5/10/2006 1:08:03
L’ora è tarda e google viene in aiuto.
Scrivo cinismo e seleziono la prima pagina che compare:

...i cinici hanno insistito sulla libertà, in tutti i sensi, fino agli estremi del parossismo.
Nella “libertà di parola” (parrhesià) toccarono i limiti della sfrontatezza e dell’arroganza, anche nei confronti dei potenti.
Nella “libertà d’azione” (anàideia) si spinsero sino alla decenza.
Infatti, se, con questa “anàideia”, Diogene fondamentalmente intese dimostrare la “non naturalità” dei costumi greci, non mantenne sempre la misura e cadde in eccessi che ben spiegano quella carica di significato negativo con cui il termine “Cinico” è passato alla storia e che tuttora mantiene.

Il metodo che può condurre alla libertà e alla virtù Diogene lo riassumeva nei due concetti essenziali di “esercizio” (àskesis) e di “fatica” (pònos), che consistevano in una pratica di vita atta a temprare il fisico e lo spirito alle fatiche imposte dalla natura, e, insieme, atta ad abituare l’uomo al dominio dei piaceri, e, anzi, al disprezzo dei medesimi.
L’“autarchia”, ossia il bastare-a-se-medesimi, l’apatia e l’indifferenza di fronte a tutto erano i punti di arrivo della vita cinica.
Il cinismo, nonostante un successo non di molto inferiore alle grandi filosofie dell’età ellenistica, si dimostrò molto poco vitale probabilmente anche a causa del suo estremismo e della sua obiettiva povertà spirituale.


Del tutto a tema, direi.

La storia è fatta di corsi e ricorsi, cicli che si inseguono e si ripetono simili e mai uguali, e questo è noto.

L’“autarchia”, ossia il bastare-a-se-medesimi, l’apatia e l’indifferenza di fronte a tutto erano i punti di arrivo della vita cinica.

Qualche similitudine con il trend dei nostri giorni si può anche trovare.
Il taglio netto con il passato, del quale si mette in dubbio la “naturalità”, il disprezzo del tutto, la dottrina del “non vi è un senso”.
Ebbene, il cinismo è proprio la nuova religione, ed ogni volta che ne enunciamo i precetti denunciamo il nostro “indottrinamento”.

Se nel mettere in dubbio tutto crediamo di liberarci dei vecchi vincoli, in verità non stiamo facendo altro che esporre meccanicamente il verbo dell’ultima religione.

Con il suo nuovo concetto di “libertà”.
Tutto è ribaltato.
Corsi e ricorsi, tempi simili ma non uguali.

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La libertà è uno stato d’essere

Questa frase sembra un blocco di marmo grezzo in attesa di diventare statua.

Blessed be

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