Re: Anarchia

Inviato da  bandit il 1/6/2006 14:02:45
"io e te parliamo lingue diverse avevo scritto:
"perché dopo che il suo operaio non ha reso quanto la metà del suo sforzo iniziale, non lo considera socio? "
se mi dici che questo succede di norma e che l'eccezione è che il salariato costringe il padrone a tenerlo a salario, io e te viviamo anche in mondi diversi...
comunque non temere, per quanto ti farebbe piacere una conferma, io non mi metto in armi...(ma potrei capire chi lo fa, se sbatte contro il muro dell'ipocrisia "liberista")
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anche io capisco chi reagisce se "sbatte contro il muro dell'ipocrisia "collettivista/libertaria" "
se prendi il codice civile leggi che ci sono tante forme societarie con tante possibilita' di diventare socio. ovviamente il tutto si basa sempre sul CONSENSO RECIPROCO.
il salariato non costringe il padrone (che linguaggio, poi !) e il padrone non costringe il salariato. la posizione di socio comporta diritti e responsabilita' particolari, a seconda della societa' che non sono necessariamente e da tutti preferibili alla condizione di dipendente, magari uno preferisce un aumento di stipendio e benefit vari.
tu hai detto:
"ti faccio notare che c'è la liberta di un socio di fare un passo indietro e diventare salariato, ma non il contrario."
il che significa che secondo te non c'e' la liberta' di un salariato di diventare socio e questo non e' vero, ma e' una liberta' che deve misurarsi come sempre con il consenso altrui, non basta la volonta' di uno a costringere l'altro, ne' in un senso ne' nell'altro. se il mio socio non e' d'accordo non posso nemmeno uscire dalla societa' e rientrare come dipendente.





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