Re: Anarchia

Inviato da  Ashoka il 28/5/2006 23:02:10
Andycap

Non è il ruolo dell'artista ma il fatto che uno nato con la passione per il pianoforte non lo possa fare perché alti han deciso che doveva zappare i campi.

Citazione:
questa e una tua astrazione… tutta farina del tuo sacco: ti ho detto che nella società libera questo non accade, perché nessuno decide per te… Forse in russia, non confondiamo…Poi, perché non dovrebbero esistere più pianoforti? Mi metti in bocca parole che non dico…


Non hai parlato di pianoforti ma le mani del pianista si rovinano a lavorare i campi. Da questo segue che non potrà più suonare con l'abilità che prima aveva. Ricordiamo che la sua presenza nei campi derivava da una necessità di produrre di più per sfamare tutti.

Citazione:
questa è una tua posizione più o meno condivisibile, è legata al livello di sviluppo che tu vuoi dare al tuo mercato. Se consideri un mercato piccolo, la moneta non è necessaria.


Anche nel mercato piccolo esiste lo scambio “indiretto”, anche nel piccolo mercato si scambiano mucche, cavalli, per non parlare del carpentiere che volesse (bestemmia!!!) scambiare una casa che ha costruito.

Perché ipotizzavo una terza comunità (o quarta o quinta) in cui potevano vivere quelli che alla necessità dello Stato ci credono...

Citazione:
credo che questa terza comunità impedirebbe l’esistenza delle altre due (sicuramente la mia, la tua molto probabilmente pure), essendo dotata di un apparato “statale” che quindi comprende polizie, eserciti, governi e tutto quello sul quale, mi pare siamo d’accordo, è fondata la nostra necessità di abolire lo stato (perché questa abolizione è libertaria?)


Ne consegue che essa debba essere “neutralizzata” preventivamente perché altrimenti impedirebbe la costruzione della comunità? O ci si deve limitare alla difesa?
La domanda è lecito perché la prima opzione porterebbe molto facilmente alla conclusione che per raggiungere la sicurezza la comunità anarchica debba essere universale.

La necessità di abolire lo Stato io la sento per me e per chi lo vuole fare. Non mi sognerei mai di imporre una scelta simile a chi non condivide le mie idee.

Citazione:
infatti continuo a vedere un incomprensione di fondo: libertario non vuol dire che si fa il cazzo che ci pare e quindi, se in un’analisi economica la moneta è lo strumento, anzi la ragione della disuguaglianza sociale (e quindi simbolo strumento dell’eccessiva libertà di alcuni a scapito della mancanza di libertà di altri) e libertario abolirla, antilibertario mantenerla. Esattamente come lo stato.


Ripeto la mia definizione: “possibilità di scegliere la propria vita e pagare le conseguenze della propria scelta”. Definizione che secondo il tuo metro sarebbe antilibertaria perché porta alla disuguaglianza sociale.

Ma cos'é l'uguaglianza sociale per te?

L'avere ognuno le stesse possibilità di scegliersi la propria vita o il mantenere tutti lo stesso livello indipendentemente da ciò che si fa?

Ashoka

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