Re: Anarchia

Inviato da  Pausania il 15/5/2006 2:26:28
Provo a citare un po' di persone che sicuramente anarchiche non erano, secondo la definizione di Santaruina:

Bakunin: “che la seria, finale e completa liberazione dei lavoratori è possibile soltanto con una condizione: quella dell’appropriazione del capitale, cioè, le materie prime e gli strumenti del lavoro, inclusi la terra, dall’intero corpo dei lavoratori.”

“vuoi rendere impossibile per chiunque opprimere un suo simile? Allora, assicurati che nessuno possa possedere il potere.” [The Political Philosophy of Bakunin, p. 271]

Quando gli oppressi "insorsero per abolire lo Stato e la proprietà, è allora che nacque l'anarchismo". [Errico Malatesta: His Life and Ideas, p.19]

Negli Usa, come notò Murray Bookchin, "è un problema che l'uso del "termine "libertario" associato specificatamente ad un ideologia anti-autoritaria, venga usato da uno sbandato movimento per il "puro capitalismo" e per il "libero commercio". Non è questo movimento che ha creato la parola, se ne è piuttosto appropriato dal movimento anarchico del [diciannovesimo] secolo. Ed essa deve essere ripresa dagli anti-autoritari.. che provano a parlare alle persone dominate nel loro insieme, non agli egoisti personali che identificano la libertà con l'impresa ed il profitto". Questi anarchici in America devono "riprendersi in pratica una tradizione che è stata snaturata" dalla destra del libero-mercato. [The Modern Crisis, pp. 154-5] E come abbiamo sempre fatto, dobbiamo continuare a chiamare le nostre idee, socialismo libertario.

“l’unica garanzia per non essere derubati dei frutti del proprio lavoro è di possedere gli strumenti del lavoro” [Peter Kropotkin, The Conquest of Bread, p. 145]

In una società anarchica, le numerose associazioni autonome sarebbero gestite da assemblee di massa, dove tutti partecipano, basandosi sulla discussione, dibattito e conflitto cooperativo tra “uguali”, per gestire i compiti diversi tra loro, regolato da un comitato eletto dai soci. Il comitato sarebbe composto da delegati temporaneamente affidati da mandato dall’assemblea, per gestire l’organizzazione, ma senza nessun potere legislativo

“l’uguaglianza non vuole dire una quantità identica, ma opportunità identiche…non commettere l’errore d’identificare l’uguaglianza di libertà con l’uguaglianza obbligata dei campi forzati. La vera uguaglianza anarchica implica libertà, non quantità. Non vuol dire che tutti devono mangiare, bere, vestirsi con le solite cose, fare i soliti lavori, o vivere alla solita maniera. Lontano da questo: anzi il contrario. I bisogni individuali e gusti variano, come variano gli appetiti. Le pari opportunità per soddisfarle costituiscono vera uguaglianza ... libero opportunità espressione ed azione della nostra individualità significa uno sviluppo delle dissomiglianze e variazioni naturali.” (Alexander Berkman - 1977, p.25)


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