Re: Anarchia

Inviato da  andycap il 12/5/2006 17:18:09
Non vedo questa grossa frammentazione, quanto piuttosto la posizione contrapposta tra chi rivendica al liberismo una possibile matrice anarchica, e chi invece sostiene che questa sia contraddizione in termini…sono d’accordo con pausania… anch’io mi trovo spesso in disaccordo con ashoka e a santa, ma rispetto a pieno le loro idee…
E dunque:
Perché non ne trova altra (qualificata) a meno. Nulla vieta alla manodopera qualificata di produrre essi stessi il bene che si vuole commerciare. Per “alto costo” intendo un salario che ha un alto potere d'acquisto, non quantifico in dollari, in euro, in niente.. al max in Wappenmunzen.

Questo indica ancora che, in un economia di mercato libero, tu hai fiducia nell’equazione prodotto migliore = profitto migliore, io credo invece che si verificherebbe un sistema a molte incognite che spinge ad una soluzione del tipo grossissima concentrazione di capitali in mano a pochissimi gruppi economici in grado di influenzare il mercato attraverso la loro potenza, e credo che già ci siamo. Ti chiedo ancora (e non rispondi) come fa il liberismo a garantirmi che questo sentiero (già profondamente percorso e ulteriormente spianato dai fenomeni di globalizzazione) verrà abbandonato?

Perché vi è quest'odio mal represso nei confronti dei cosiddetti “Imprenditori” proprio come classe.
Si vuole fondare una società che come base abbia il “non potere dell'uomo sull'uomo” ed una “legge morale”. Partendo da queste basi si afferma che chiunque paghi qualcun altro per svolgere un lavoro lo sfrutta, utilizzando un ragionamento di Marx che fa acqua da tutte le parti.... (quello ricordiamolo, del valore di un prodotto = lavoro per costruirlo).


Odio malrepresso??? Perché non ti fai un giro nelle miniere del sulcis e chiedi ai minatori quanto guadagnano e poi ragioniamo sul motivo del conflitto di classe… Per te ( sempre in wappenmunzen) quanto dovrebbe avere in busta paga per non essere considerato sfruttato ma partecipante allo sviluppo democratico di un paese libero? (come suppongo tu voglia l’operaio)

Il risparmio poi diventa accumulo e vengono messi sullo stesso piano il lavoratore che mette da parte, come la formica nella favola, in vista del futuro (figli da mantenere, vecchiaia, etc.) e lo pseudo capitalista alla Ricucci che fa solo il prestanome di banche ed il cui “capitale” è costituito da prestiti effettuati grazie a leggi, privilegi e garanzie concesse dallo Stato alle banche.

Chi mette sullo stesso piano Ricucci ed il lavoratore che garantisce il futuro ai figli? Ancora una volta, caro ashoka, eccesso di iperbole… come in:

Se lo fa lo stato, con la sua classe politica, lo consideriamo il male ma poi ci sentiamo autorizzati a farlo noi. Per il bene collettivo.

Chi lo ha detto??? Sono lontani i tempi della “rivoluzione sociale”… Ed in ogni caso la violenza della società attuale (ok non quella utopico-libersita di cui tu parli e sulla quale esprimo il mio profondo dubbio) a volte non lascia altra possibilità… Hai mai assistito ad uno sgombero di casa occupata? Una casa occupata è in genere in un palazzo di proprietà di grossi speculatori edilizi (e non di un lavoratore che lo ha acquistato per i suoi figli, ad esempio) che lo lascia in rovina perché conviene farlo cascare giù per poi ritirarlo su nuovo di zecca ed aumentarne il valore fondiario….
Bene quando famiglie di senza casa (e non luridi squatter cenciosi come potremmo essere io e te…) viene sgomberata, l’uso della violenza (fisica) parte sempre dalle forze dell’ordine, perché DEVONO far rispettare la proprietà di una casa che si sgarrupa…. Permetti che se io ci sono dentro, possa essere caldamente invogliato a tirare un bastone in fronte ad un celerino, o devo gridare NONVIOLENZA, sino a quando non avrò la forza di farlo (perché si suppone che intanto mi stiano sfracchiando di mazzate…)?

i quali però sarebbero autorizzati a distruggere magari, in preda alla rabbia, automobili, negozi, etc. che si trovano nelle loro vicinanze?

Gli operai benetton???? Di nuovo, cosa stai dicendo???? Forse li confondi con il black block (e quindi sei tu a mettere sullo stesso piano situazioni veramente distanti)…
Ora, io non condivido l’operato del black block, anche se (filosoficamente parlando) vale sempre il discorso che, quando si instaura un rapporto di classe basato sulla violenza (e a ragione florizel ci ricorda che lo instaura lo stato) è facile cadere nelle spire della violenza… Dunque, ti ricordi i vari casi di infiltrazioni a Genova? Carabinieri vestiti di nero che sfasciavano le vetrine (tutto ovviamente messo poi a tacere, ma consultabile in ) Storia vecchia come il cucco… gli infiltrati….
Ora , al black block non glie ne fotte niente di bruciare la tua macchina, ma di rompere le vetrine di McDonald’s o della Banca di Roma (o come cavolo si chiama ora…). Forse a te questa differenza pare inessenziale, a me no… Certo che, essendo la mamma dei fessi sempre in cinta, può esistere qualche imbecille che dietro la a cerchiata sfoga i suoi istinti pseudonichilisti….

Anche per questo dico che una comunità anarchica deve necessariamente partire da una base di individui che decide di vivere assieme e non da un sistema universale da far adottare, benché equo, solidale, senza Stato e quant'altro.

Non ti preoccupare, questo si sa da molto tempo, e di fatto ci sono tante di quelle comunità che vivono (il più possibile e sempre con una buona dose di compromesso) uno stile di vita il più libertario ( e non liberista) possibile…
a suivre...

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