Re: "Dall'uccidere gli animali all'uccidere gli uomini il passo è piccolo" L. Tolstoj

Inviato da  migiu2 il 27/7/2006 20:08:15
@ PikeBishop

Ho letto con interesse le tue osservazioni. La frase di Tolstoj secondo me ci stava bene perche' vedendo quei filmati (per chi riesce a vederli...) si può ragionare su quanto sia più o meno sottile la linea che separa l'uccisione brutale di un animale con l'uccisione di un uomo. La "perdita di sensibilità" come osservi tu è davvero molto inquietante! Chi tortura un orso per 20 anni senza sosta, chi infilza la testa di una scimmietta con gli elettrodi, chi usa le galline come fossero palloni da calcio e via discorrendo che rapporto avrebbe poi con l'uccisione di un uomo? Forse sarebbe altrettanto freddo e spietato? o forse considera l'animale "inferiore" all'uomo?
A me personalmente spaventa molto giudicare gli animali inferiori a noi. Inferiori a cosa? E' giusto creare una scala di importanza tra esseri viventi? in passato è stato fatto con i negri, gli ebrei, gli omosessuali e le conseguenze che ci sono state a causa di questo pensiero malsano le conosciamo tutti.
E' anche ingiusto dire che gli animali hanno una sensibilità inferiore alla nostra. Non bisogna essere esperti etologi per capire che possono provare felicità, tristezza, amicizia, amore e ovviamente dolore. Hanno paura della morte così esattamente come ce l'abbiamo noi e curano la prole come una mamma farebbe col proprio figlio. Perche' creare allora le distinzioni? perche' giudicare un animale "da compagnia" e comprargli cappottini e biscotti e un altro "da allevare" ed infilzarlo sul braciere? Non ha quest'ultimo lo stesso diritto alla vita?

ps non tocchiamo il tasto CACCIA perche' la ritengo una pratica aberrante ed i cacciatori dei profondi ipocriti. Non riesco a credere che possano provare, col fucile al braccio, compassione verso gli animali che stanno per ammazzare.

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