Re: OLOCAUSTO: verità, mezza verità o menzogna?

Inviato da  Geremys il 12/12/2006 16:42:33
No..no..non son per niente daccordo con questa analisi...

Il termine olocausto viene principalmente utilizzato per riferirsi allo sterminio sistematico di circa 6 dei 9,5 milioni di ebrei che vivevano in Europa prima della seconda guerra mondiale. Il numero delle vittime è confermato dalla vasta documentazione lasciata dai nazisti stessi (scritta e fotografica), dalle testimonianze dirette (di vittime, carnefici e spettatori) e dalle registrazioni statistiche delle varie nazioni occupate.

In molte città dell'Europa gli ebrei avevano vissuto in zone ben delimitate. Durante i primi anni della seconda guerra mondiale, i nazisti formalizzarono i confini di queste aree e imposero una limitazione degli spostamenti agli ebrei che vi erano confinati, creando i ghetti moderni. I ghetti erano, a tutti gli effetti, prigioni nelle quali molti ebrei morirono di fame e malattie; altri furono uccisi dai nazisti e dai loro collaboratori. Durante l'invasione dell'Unione Sovietica oltre 3.000 unità speciali (Einsatzgruppen) seguirono le forze armate naziste e condussero uccisioni di massa della popolazione ebrea che viveva in territorio sovietico. Intere comunità vennero spazzate via, venendo catturate, derubate di tutti i loro averi e uccise sul bordo di fossati.

Nel dicembre del 1941 Hitler decise infine di sterminare gli ebrei d'Europa, durante la Conferenza di Wannsee, molti leader nazisti discussero i dettagli della "soluzione finale della questione ebraica" (Endlösung der Judenfrage).
Il Dottor Josef Buhler spinse Reinhard Heydrich ad avviare la soluzione finale nel Governatorato Generale. Si iniziò allora a deportare sistematicamente la popolazione ebraica dei ghetti di tutti i territori occupati nei campi di sterminio come Auschwitz e Treblinka II.

Una questione principale negli studi contemporanei sull'olocausto e quella del funzionalismo contro l'intenzionalismo. Gli intenzionalisti sostengono che l'olocausto venne pianificato da Hitler sin dall'inizio. Per i funzionalisti invece, l'olocausto iniziò nel 1942 come risultato del fallimento della politica di deportazioni nazista e delle imminenti perdite militari in Russia. Essi sostengono che le fantasie di sterminio delineate nel Mein Kampf e in altra letteratura nazista furono mera propaganda e non costituivano dei piani concreti.
Un'altra controversia è stata avviata dallo storico Daniel Goldhagen, il quale sostiene che la gente comune tedesca conosceva ed era una partecipante volontaria dell'olocausto, il quale affonderebbe le sue radici in un profondo e antico antisemitismo eliminazionista tedesco. Altri sostengono che mentre l'antisemitismo era innegabilmente presente in Germania, lo sterminio era sconosciuto ai più e dovette essere rafforzato dall'apparato dittatoriale nazista.
Il consenso di popolo al nazismo derivava anche da un benessere parzialmente riconcquistato da una Germania depressa dalla prima guerra mondiale. Hitler costruì autostrade, diede ai tedeschi la Volkswagen (letteralmente, "auto del popolo"), pose fuori legge la vecchia moneta annullando di fatto il debito di guerra imposto alla fine della prima guerra mondiale, condusse la Germania alla piena occupazione nel giro di 4 anni con misure protezionistiche che facevano leva sul ruolo trainante dell'industria bellica.


Ricordate anche il Progetto Madagascar?

Comunque non vedo risposte al mio interrogativo...

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