Re: Liberismo, pubblicità e libertà

Inviato da  bandit il 16/7/2006 16:44:20
Sintesi dell'articolo: la pubblicita' e' infame e "Per arrivare a toccare questioni cruciali, la pubblicità non dev'essere contestata isolatamente, bensì usata come una interessante via d'accesso per arrivare a una critica radicale del capitalismo".

tanto per capire la matrice.

soluzioni non ne ho lette, salvo questa:
"preferire, quando è ancora possibile, il mercato al supermercato,
gli artigiani agli industriali, gli indipendenti alle catene e alle grandi case di produzione, il rigattiere e il mercato delle pulci agli asettici centri commerciali."

gli "asettici centri commerciali". devono proprio stare molto sulle palle da certe parti.

rinuncio per vari motivi a commentare, mi limito a notare che, finche' le soluzioni indicate si limitano ad una raccomandazione ad un certo tipo di comportamento, nulla da eccepire. oguno rimane libero e responsabile delle proprie azioni, e le motivazioni le conosce solo lui.

estraggo dall'articolo quella che sembra una palese contraddizione:

"Ora, le statistiche provano che i progressi della salute pubblica non sono legati in modo decisivo ai medicinali moderni, ma molto più al miglioramento delle condizioni di vita e specialmente dell'alimentazione"
+++
che gia' pare strano...ambiente moderno = good ? alimentazione moderna = good ?
e infatti poche righe piu' sotto si legge:

"...sono stati sistematicamente usati per giustificare le condizioni di vita moderne: condizioni che sono sempre più patogene!"

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