Re: I politici: dipendenti.... di chi?

Inviato da  mc il 6/3/2006 12:54:41
Pax, se rifiuto l'ipotesi del non voto, per questa tornata, non e' per fiducia nell'unione, ma per sfiducia nel non voto.

Poco importa se questo rifiuto viene inteso come un CONSENSO allo stato, NON lo E'.

E' sempre lo stesso discorso:
se una azione viene fatta contro un tuo nemico non e' sempre garanzia del fatto che la stessa azione, sia a tuo favore. E' su questo che vertono, spesso, alcune ragioni del non voto, e questo non e' condivisibile.

E poi con la ragione si arriva spesso a dire, che chi vota e', un illuso di poter cambiare le cose. Siccome, non sono illuso di un bel niente, vorrei che non mi si rispondesse, "T'illudi che le cose cambino"... cos'e' un modo di non confrontarsi sulla possibilita' che il non voto, non sia la soluzione migliore per gli italiani (che ragionano... per molti altri non c'e' speranza di raggiungere una consapevolezza in cosi' breve tempo...).
Si arriva spesso alla conclusione che chi vota leggittima inconsapevolmente questa pseudo dittatura democratica (in realta' oligarchica)... facile concludere cosi', ma ci sono molte persone che sono consapevoli e che lo fanno per scelta, non per coglionaggine.
L'analisi che faccio mi sembra molto piu' apporfondita di chi invece, si ferma a valutare la corruzione e si limita a rifiutarla senza pensare alle conseguenze reali... soprattutto, visto che cio' che ci si appresta a fare, e' destinato a fallire nell'intento (...il non voto...).

mc

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