Re: I politici: dipendenti.... di chi?

Inviato da  mc il 6/3/2006 1:25:49
Citazione:
Ragioniamoci.


Il fatto e' che s'e' ragionato su, pure troppo.
Il non voto e' sicuramente la cosa "eticamente" migliore, ma non rivoluziona niente e peggiora la situazione contingente, e continuera' a farlo per i prossimi anni a venire. In attesa di un azione pubblica piu' efficace, sia in termini di numero, sia in termini di cambiamento, e' meglio votare e scegliere il meno peggio... continuando a cercare la famosa azione pubblica piu' efficace, di cui sopra...
Nel frattempo, lo stare "meno peggio" e' sicuramente preferibile allo stare "piu' peggio" (eheheh).

Se nella farsa, il non voto e' una protesta legittima e ovvia, il recitare la parte degli "schiavi sbeffeggiati", e' peggio del recitare la parte degli "schiavi tutelati", ed il non voto porta, molto probabilmente, alla condizione di schiavi sbeffeggiati, ovvero quella attuale.

Il vero motivo che condanna il non voto attualmente, e', a mio avviso, il fatto che dipenda esclusivamente da una partecipazione altissima, che e' molto piu' alta di quello che si immagina quando se ne esaltano le lodi ed i potenziali vantaggi. Se non fosse chiaro, ho dubbi che verrebbe interpretato come dovrebbe, l'atto del "non voto", se venisse attuato da una percentuale al di sotto dell'ottanta per cento degli aventi diritto (ed intorno al venti per cento dell'elettorato che "delega" ci sarebbe sempre il modello americano che verrebbe in aiuto, nel tentativo di governare lo stesso...).

Riassumendo se posso scegliere tra due azioni fallimentari, scelgo quella che mi fa meno danni nell'immediato, pur continuando a bramare un modo per uscirne.

Finche' non ne ho uno di migliore non espongo niente, comunque : lo troverei, alquanto, inutile, se non altro.

mc

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