Re: GOVERNO BATTUTO AL SENATO RISCHIA DI CADERE

Inviato da  Ashoka il 22/2/2007 11:25:29
Ecco Riccardo le tue parole sono ciò che mi manda più “in bestia”... perché le sento e le ho sentite ogni santissimo giorno.

Sin dal giorno delle elezioni in cui mi sono arrivati sms di insulti e provocazioni perché non avevo votato, come se in quel gesto si compisse ed esaurisse l'azione di ciascuno. Mi si criticava perché “Al Senato serviva ogni dannatissimo voto” o anche “non votando hai dato mezzo voto a Berlusconi” (questi sono i miei amici) o perchè (qui invece è LC) “bisognava mandare a casa Berlusconi (cioè stipendiato all'opposizione), “salvare l'Italia dal rischio di un regime”, etc. etc.

Ma da parte di chi criticava il “non voto” vi erano tanti buoni propositi, certamente:

“Quindi pur non facendomi illusioni ( realismo) voglio illudermi (idealismo) che dando un OK con un voto ma poi “marcandoli stretti” e “non perdendoli di vista” fin dall’attimo seguente forse qualcosa di meno schifoso potremmo guadagnarla”

Peccato che questi 10 mesi di governo Prodi siano stati il trionfo del “giustificazionismo” per qualsiasi decisione presa dal governo, perché vi era stata “la discontinuità”.

Ed intanto in finanziaria han cambiato il sistema (da deduzioni a detrazioni) con il risultato che chi doveva pagare di meno si è trovato a pagare di più! (Perché l'addizionale Irpef viene calcolato sul totale imponibile a cui prima venivano “dedotti” i figli a carico, etc.)

Ed intanto la legge elettorale non è stata cambiata (però era uno scandalo! Mi raccomando) per cui, se si andasse al voto, le segreterie di partito decideranno nuovamente chi viene eletto e chi no, mentre ai votanti resta solo mettere una X sul simbolo preferito.

Ed intanto sono state aumentate le spese militari di due miliardi di euro, con un fondo speciale creato ad hoc e finanziato con il Tfr dei lavoratori...

Ed intanto sono state messe in stand by le richieste di Valsusini (ed ora dei Vicentini) con il solito “non possiamo non fare ma tratteremo sui dettagli”...

...sono riusciti a discutere per settimane sui PACS che non sarebbero altro che un cavolo di contratto stipulato da due persone, in cui si impegnano a mantenere un certo tipo di legame e delegano all'altra parte alcune decisioni e l'eredità. Un contratto, punto.
Ci vogliono diecimila ore di dibattito parlamentare e non per dire che un contratto stipulato da due persone liberamente, con la piena facoltà mentale, è valido? Ah ma c'è il Vaticano (brutto Ruini brutto!), c'è il problema della famiglia e del matrimonio, o forse il problema è il voto dei cattolici?

Ora io posso caprie la tua frustrazione per un governo su cui ponevi molte speranze e che in gran parte (presumo) sono state deluse ma non comprendo la necessità di questa ironia nei confronti di chi non ha votato. Dici:

Citazione:
“adoro il disincanto, il disimpegno, l'eccesso di zelo l'impegno all'eccesso,l'alzata di spalle, la smorfia forbita, il gioco dell'oca, la colpa è di tutti e nessuno mai paga, il decidere nulla in attesa del giusto magari sceso dal cielo, adoro il nulla perchè nel nulla nessuno mai sbaglia e si può riempire di parole.”


Non riesco a comprendere perché tu abbia inserito il “la colpa è di tutti e nessuno mai paga” là in mezzo ma ti faccio che notare che per prima cosa tu non puoi sapere che cosa faccia, singolarmente, ognuno di noi nel suo piccolo. Credi che ci fermiamo a scrivere due righe qui e poi, spento il computer, finisca tutto lì?

Di nuovo, velatamente, ci chiami nichilisti (“Adoro il nulla perché nel nulla nessuno mai sbaglia e si può riempire di parole”) e di nuovo, nel farlo (così come l'anno scorso di questi tempi) implicitamente si assume che nel voto e col voto si esaurisca tutta l'azione politica che uno può esercitare.

Ad Atene, nel V° secolo, votavano tutti i giorni. Decidevano la politica estera di Atene, eleggevano le cariche, sorteggiavano i giudici, e così via. La città si trasformata in un impero che dipendeva dai tributi dei sudditi (ex alleati) ed in cui le rivolte venivano soppresse nel sangue. Il tutto per non parlare delle guerre interminabili che hanno portato la città, infine, a cadere.

Erano in pochi a votare?

Ma comunque mi sbaglio, non c'è solo il voto. Tu hai scritto, insieme ad altri trovati in 30 minuti, una lettera di protesta al partito, chiedendo le dimissioni dei vertici... perfetto, onore a te.

E se i vertici ti ignoreranno, se nessuno risponderà alla tua lettera, se non si accorgeranno nemmeno che esisti, allora che cosa farai alle prossime elezioni? Chi voterai?

Se invece ti risponderanno “che faranno il possibile” credi davvero che ti ascolteranno?

Sperare non costa nulla, si dice. Sperare che arrivi l'uomo giusto, la classe politica illuminata, che faccia “il bene comune” (qualunque esso sia), che metta le cose a posto...

Peccato che interminabili discussioni mi abbiano insegnato che pensate che “homo homini lupus”, che “il pesce grosso mangia quello piccolo” e così via....

Posso in parte essere d'accordo ma allora in questo mondo come fa una maggioranza di cattivi ad eleggere dei rappresentati illuminati che facciano il “Bene comune”?

Infine questa frase

Citazione:
Spero ritorni il Silvio, sicuramente più divertente ed a molti, leggendo un pò in giro, più gradito.


te la potevi proprio risparmiare

Ashoka

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