Re: PRODI CENSURA l'informazione.. SIAE PIZZO SUI LIBRI

Inviato da  carloooooo il 18/10/2006 14:52:46
Ah ecco, allora non sono rincoglionito!

Pubblico quanto scritto nel blog già linkato da Fiammifero:

La modificazione non interessa i blogger ma solo i rapporti tra editori a scopo commerciale. Non interessa le persone che decidono di discutere o criticare un testo. Il resto della legge sul diritto d'autore rimane invariato, in sintonia con i princìpi dell'ordinamento.

L'art. 32 del provvedimento in corso di pubblicazione recita:

All’articolo 65 della legge 22 aprile 1941, n. 633, dopo il comma 1, è aggiunto il seguente:
«I soggetti che realizzano, con qualsiasi mezzo, la riproduzione totale o parziale di articoli di riviste o giornali, devono corrispondere un compenso agli editori per le opere da cui i suddetti articoli sono tratti. La misura di tale compenso e le modalità di riscossione sono determinate sulla base di accordi tra i soggetti di cui al periodo precedente e le associazioni delle categorie interessate.
Sono escluse dalla corresponsione del compenso le amministrazioni pubbliche di cui al cornma 2 dell’articolo 1 del decreto legislativo 3 febbraio 1993, n. 29».


Apparentemente potrebbe interessare anche i blogger, ma se osserviamo bene la disposizione unitamente al comma che lo precede nella legge sul diritto d'autore (legge 633/1941) e del suo successivo art. 70, osserveremo che non è così:

1. Il riassunto, la citazione o la riproduzione di brani o di parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi se effettuati per uso di critica o di discussione, nei limiti giustificati da tali fini e purchè non costituiscano concorrenza all'utilizzazione economica dell'opera; se effettuati a fini di insegnamento o di ricerca scientifica l'utilizzo deve inoltre avvenire per finalità illustrative e per fini non commerciali.
(...)
3. Il riassunto, la citazione o la riproduzione debbono essere sempre accompagnati dalla menzione del titolo dell'opera, dei nomi dell'autore, dell'editore e, se si tratti di traduzione, del traduttore, qualora tali indicazioni figurino sull'opera riprodotta.


Ecco perché la norma non interessa i blogger tra i soggetti passivi, ma gli editori nell'ambito della loro attività commerciale e degli accordi per i compensi di citazione, prima regolamentati con diritto privato a cui ora si aggiunge l'obbligo (forse per fini fiscali, forse per tutela dell'attività).
L'articolo 70 rimane invariato e libera i blogger nella loro attività di discussione o critica (libera manifestazione del pensiero, art. 21 Cost.), sia essa con riferimento politico, saggistico, satirico o allo scopo di insegnamento.

L'unico obbligo rimane quello di indicare il nome dell'autore, la data e la fonte. Ovvio!

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Morale dela favola: Disinformazione.it è riuscito a dare due notizie false in un sol colpo...

Carlo

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