Re: Crollo Torri Gemelle: perché si parla di effetto pancake?

Inviato da  Max_Piano il 7/8/2006 22:51:30
Citazione:
Comunque le tue affemazioni sono smentibili facendo una rapida ricerca su internet, che invito ognuno a fare, per verificare la temperatura di fiamma del legno, mentre la temperatura di fumo di 500-600°C degli incendi domestici al chiuso é quello che ho affermato io, ma se i fumi hanno questa temperatura, che temperatura devono avere le fiamme?


Ovviamente la temperatura dell'aria non è la temperatura dell'acciaio: puoi mettere la mano in un forno a 200° senza scottarti ad esempio. giusto per far capire.

Citazione:
La mancanza d'aria in un grattacielo di oltre 100 piani in cui era impattato un Boeing 767... guarda che ora, tanto per ricordare una mia frase molto citata a sproposito, stai negando l'evidenza!
Hai presente l'aria che circola a quella altezza per pura ventilazione esterna e che si infila nelle aperture?
Ma se é entrato un aereo, secondo te hanno prima aperto i vetri e poi, entrato l'aereo, li hanno richiusi?


Entrava l'aria dalla finestra... come no?

Ti stai forse dimenticando dei sopravvissuti affacciati dove il NIST parlava di temperature di 1000°C? link

Citazione:
Cerchiamo di essere seri, per favore. Con una apertura in facciata nella Torre Nord che si estende per più piani e con intere file di finestre saltate nel caso della Torre Sud mancava l'aria!


Forse stai confondendo un edificio con piani parzialmente crollati con il caminetto di casa tua!

Citazione:
"Dalle analisi il NIST non ha trovato prove di alte temperature e anche le simulazioni hanno dato risultati in linea con le analisi."
si commenta da sola e non sto più a perdere tempo a ribadire quanto detto in più punti di questa stessa discussione.


Qualunque persona di buona volontà, seguendo i miei link e i miei riferimenti, capisce benissimo chi di noi sta raccontando balle: non ti preoccupare!
Del resto il grafico del NIST parla chiaro...

Citazione:
Sono sconcertato da tanta mancanza di senso critico: ma credi davvero che in un incendio non si superino i 250°C?


Ma dai: basta con ragionamenti da pizzaiolo!
I 250° evidentemente si riferiscono non al calore dell'aria ma dell'acciaio (sebbene per il NIST anche quella dell'aria era molto bassa all'interno)!
Basta guardare la figura, dico bene?


Citazione:
Comunque lo ripeto per l'ennesima e spero ultima volta: l'incendio nelle Torri Gemelle ha raggiunto e forse superato i 1.000°C di TEMPERATURA DI FIAMMA, secondo quanto affermato anche dal NIST, ma soprattutto secondo l'esperienza di un qualunque Vigile del Fuoco di qualunque nazione e paese del mondo.


E' una tua idea... ad ogni modo temperatura di fiamma non è temperatura del materiale a contatto!

Citazione:
Vi chiedo solamente di verificare questa mia affermazione e poi valutare da soli gli argomenti che vengono portati sul tavolo della discussione.


Fatto

Eagar scrive

“In generale possiamo individuare tre tipi principali di combustione : il bruciatore ( come nel motore del jet - NDT), la combustione premiscelata e quella diffusa . Nella combustione diffusa ( come può avvenire incendiando del kerosene rovesciato su una superficie - NDT ), il carburante ( kerosene - NDT) e il comburente ( ossigeno - NDT) non sono miscelati prima dell’accensione ma si mescolano in un modo incontrollato ( poco efficiente -NDT) bruciando solo quando le due sostanze entrano a contatto secondo un rapporto di quantità appartenente a un range di valori ben preciso. Un incendio in un edificio ( come quello presso il WTC) è una combustione del tipo poc’anzi descritto. La combustione diffusa è la tipologia che genera il più basso livello di calore ... la massima temperatura teorica a cui si può arrivare bruciando idrocarburi all’aria è intorno ai 1000°C : anche così è insufficiente per raggiungere i 1500°C per sciogliere l’acciaio.”

“E’ assai difficile raggiungere il massimo livello di temperatura nel caso di combustione diffusa in quanto non vi è alcuna certezza che il carburante e l’ossigeno siano miscelati in un rapporto ottimale ... questo è il motivo principale per cui gli incendi in appartamenti raramente superano i 500 - 650°C” - Cote 1992

Steven Jones

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