Da segnalare che secondo gli studiosi che hanno firmato lo studio non sarebbero emersi particolari problemi in relazione alle quantità percentuali degli elementi presenti nelle polveri, che sarebbero compatibili con presenza contemporanea di incendi ad elevata temperatura (sopra i 1.000°C per la composizione di alcune sostanze chimiche contenenti metalli pesanti) e crollo di strutture edilizie.
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