Re: Crollo Torri Gemelle: perché si parla di effetto pancake?

Inviato da  Henry62 il 1/8/2006 22:59:56
Ciao a tutti,
ho verificato il testo dello studio sulla composizione delle polveri derivanti dal crollo del WTC.
Come immaginavo, la presenza dello zolfo é stato ricondotto a due aspetti fondamentali:

1) presenza nel materiale edile di costruzione;
2) composti derivanti dalla combustione.

In pratica lo zolfo é presente sotto forma di solfato, e il solfato di calcio é un componente strutturale, insieme col carbonato di calcio, dei pannelli in gesso, ampiamente impiegati all'interno di tutti gli edifici del WTC.

La combustione delle materie plastiche e gommose dà invece origine a diversi composti contenenti zolfo e l'analisi dei 3 campioni (ciascuno di più di 1.000 particelle di diversa granulometria e composizione) effettuata nello studio ("Characterization of the Dust/Smoke Aerosol that Settled East of the World
Trade Center (WTC) in Lower Manhattan after the Collapse of the WTC
11 September 2001"), evidenzia la presenza di una quantità notevole di prodotti chimici derivanti dalla combustione sia di idrocarburi che di materie plastiche.

Da segnalare che secondo gli studiosi che hanno firmato lo studio non sarebbero emersi particolari problemi in relazione alle quantità percentuali degli elementi presenti nelle polveri, che sarebbero compatibili con presenza contemporanea di incendi ad elevata temperatura (sopra i 1.000°C per la composizione di alcune sostanze chimiche contenenti metalli pesanti) e crollo di strutture edilizie.

Dallo stesso studio, quindi, risulterebbe giustificata la presenza abbondante dello zolfo sotto forma di solfato.
Naturalmente, lo zolfo sotto forma di solfato non può derivare da reazioni alluminotermiche.
Ciao

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