Re: E i passeggeri?

Inviato da  salistrari il 20/6/2006 11:45:00
citazione (MIA):Il calore è una fonte non eterna, quindi si disperde nel passaggio dai corpi caldi a quelli freddi (vedi piani incendiati e piani che non lo erano), a meno che non ci sia una FONTE ESTERNA che alimenta un afflusso termico continuato nel tempo.Nel caso di un crollo spontaneo o da trauma questa fonte NON esiste, in quanto il calore che si trasforma in lavoro (quindi forza cinetica) tende ad esaurirsi e viceversa.

Allora spieghiamoci bene sennò non ci capiamo: I corpi caldi nel nostro caso sono i piani incediati (colpiti dall'aereo), mentre quelli freddi sono quelli integri (non colpiti, non incendiati).
In questa situazione SE AMMETTESSIMO l'indebolimento dell'acciaio della struttura dei piani colpiti, il calore dell'incendio in questo caso ha svolto UN LAVORO, cioè un'azione su una massa cambiandone la struttura chimica (giusto?).
Adesso, per ottenere LO STESSO EFFETTO nei piani integri (senza incendi!) dovremmo presupporre che il calore dei piani colpiti+calore attrito (massa in movimento)=gradi necessari a indebolire l'acciaio dei piani non colpiti.

Dal momento che, in una situazione del genere è presumibile che per i primi piani il collasso possa avvenire non per il calore ma per il peso, tuttavia per estendere l'effetto A TUTTA la struttura (e ritrovare acciaio fuso nelle fondamenta), si dovrebbe NECESSARIAMENTE presupporre un afflusso continuo di energia (termica e cinetica).
Visto che una parte del calore SI PERDE nel passaggio tra zone incendiate e zone che non lo sono e il calore dell'attrito NON può compensare questa perdita, appare assolutamente impossibile spiegare la dinamica secondo le conclusioni del NITS e della versione ufficiale.
Nota che stiamo parlando di un crollo perfettamente in verticale che nelle demolizioni controllate viene ottenuto con un afflusso energetico piano per piano (e dopo aver destabilizzato le fondamenta, anzi distrutto!) dovuto alle cariche di esplosivo.
Se ad esempio mettessimo delle cariche piazzate solo nei piani alti di un edificio, il calore e la dstruzione ottenuti in quella zona circoscritta NON causerebbero mai il completo crollo dell'edificio, ma al massimo solo dei piani interessati e non in modo verticale, nè tantomeno il peso di questi ultimi sarebbe in grado di compromettere il resto della struttura, perchè tale peso SI REDISTRIBUIREBBE sul resto della stessa (che è in estensione MAGGIORE dei piani colpiti).

You understand?
ciao.

edit2: leggiti questa notiziola.
http://notizie.alice.it/notizie/search/index.html?filter=foglia&nsid=11964956&mod=foglia

e leggiti ben bene queste considerazioni:

http://xoomer.alice.it/911_subito/studioso_fisica.htm

leggile davvero però...

Messaggio orinale: https://old.luogocomune.net/site/newbb/viewtopic.php?forum=3&topic_id=396&post_id=31357