Re: **Analisi video lunari**

Inviato da  Tuttle il 8/12/2006 18:26:09
Allora Rigel. Concordo con te sull'argomento per volta.

Prima di tutto ti dico che il campo foto/video e cinema è da 17 anni il mio lavoro (lo dico per presentarci) quindi possiamo tranquillamente andare molto sul tecnico per quel che riguarda l'argomento.

Le immagini sono mie, comprese le integrazioni. Ma sono solamente l'output di svariate analisi poste a monte e che non ho mai pubblicato semplicemente perché non mi interessa convincere nessuno su questa cosa e perché le persone, forse giustamente, preferiscono il lato più leggero della discussione a quello prettamente tecnico e specialistico.

I primi due punti che mi poni mi trovano in disaccordo e in pieno per un semplice motivo. Le leggi fotometriche prescindono dal contesto nel quale sono calcolate. Per capirci i teoremi di pitagora in primis, la focometria delle lenti e tutta e la fotometria non mutano al variare degli aspetti prettamente atmosferici. In definitiva un 70mm produce la medesima rappresentazione/rapporto fra gli oggetti e piani qui sulla terra che su altri pianeti. Quindi il tuo ragionamento spiega il decadimento della proiezione dell'Horizon ma non giustifica l'assenza prematura della stessa proiezione. L'unico fattore incidente su tale rappresentazione è il raggio del pianeta che incide sulla proiezione dell'horizon in condizione di perfetta assenza di elevazioni del terreno lungo il piano della profondità. Ma sappiamo già che questo valore varia sulla luna dal 1,5km nella visione altezza uomo a qualche chilometro sul LM. In definitiva un cratere di 2 metri di diametro posto a 15 metri dall'obbiettivo non possiede variabili sensibili se fotografato qui sulla terra e non può venire rappresentato in maniera totalmente differente per motivi di carattere atmosferico.

Detto questo tramite le leggi ottiche possiamo ricavare esattamente, dato un oggetto conosciuto e la focale in uso, tutte le variabili quali la distanza dall'obbiettivo, il rapporto di ingrandimento etc. Ora la foto che ti ho postato, quella della linea horizon, rappresenta una serie di anomalie pesanti come il troncamento netto sul piano della profondità della rappresentazione dell'orizzonte. Quella distanza di troncamento è calcolabile in 25mt.

misure su mappa

Ora non è necessario addentrarsi nei meandri della fotometria per comprendere che a 25 metri un horizon ,scattato a 150/170cm da terra, non è credibile e se si presenta c'è qualcosa che va capito. La foto sul LM è scatatta da dentro il modulo, esattamente dal finestrino destro (il solito) e tralasciando la misteriosa assenza totale di polarizzazione fra lenti e superficie del finestrino, questa svela gli oggetti del contendere. I sassi sono quelli che ho segnato con le lettere e se osservi le HR è evidente e ovvio. Il sasso B ha le caratteristiche due punte e il sasso C non può che essere lo stesso per la proiezione dei punti di fuga partendo dal centro del piano dell'immagine e procedendo lungo la porzione inquadrata. E' tutto dimostrabile fotometricamente. Facciamo caso però al cratere F, sulla destra. Noterai come questo si ritaglia perfettamente sullo sfondo e che rappresenti quindi il punto più alto rispetto il punto di vista del fotografo. E' evidente che a soli 25mt di distanza l'unica condizione per avere quel taglio netto è l'elevazione del soggetto. Questo però viene smentito dalle foto sul modulo che mostrano che in prossimità della "linea di troncamento" non vi sono scalini o depressioni pesanti, come quelle che servirebbero in così pochi metri, ad azzerare la vista dell'horizon. Tutta la materia subito dopo la TV camera è quindi la stessa che si vede sulla foto 1 (è presente anche nelle mappe) e si sta parlando di distanze fra i 25 e i 50mt fra lente e soggetti sul quadro.

Quindi non possiamo avvalerci di spiegazioni atmosferiche per spiegare una tale macroanomalia perché l'unica spiegazione dovrebbe essere di natura fisica (inteso come materica).

Ora analizzate TUTTE le immagini a disposizione si presenta SEMPRE lo stesso problema. Anche su immagini 360. L'Horizon è in prossimità delle camere e quel poco di profondità percepita è data dalla focale grandangolare il cui uso è dimostrabile dalla proiezione degli oggetti conosciuti sul piano della profondità e dall'ombra del fotografo.

Tagliando al testa al toro rimangono due principali vie da percorrere:

1) ci sfugge qualcosa che giustifichi un horizon a 25mt da 150/170cm da terra. (io per ora non ho avuto risposte)

2) quello è un set concavo grande come un campo di calcio. Il lem è posto al centro e tutta la proiezione esterna è in salita. Un limbo cinematografico a 360°. Fra la fine del limbo e lo sfondo vi sono altre decine di metri per far "cadere" la luce e creare l'assenza di campo che simula lo spazio. Sul lato opposto v'è un proiettore fresnel da 20KW la cui posizione è calcolata in modo da proiettare le ombre in maniera coerente.
GLi astronauti si muovono sempre in condizioni di NON PIANO e questo rende i loro movimenti ridicoli e misteriosi. Kubrick usò questa tecnica in 2001, all'interno del set circolare ove alcuni attori paiono camminare controgravità mentre era il set che ruotava con la camera solidale all'asse di rotazione.

Ripeto che tutto è dimostrabile fotometricamente e in modo abbastanza agevole.

Che dici?

Pier

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