P.S.
andrei incontro a noie legali se passassi le mie notti (insonne) a riportare articoli o brani di libri!?
questioni di copyright e affini!?
Hanno creato il mostro ed ora temono che gli si rivolga contro.
Ma da bambini, bush e compagnia l'avranno letto Frankenstein? forse si, ma hanno gettato via il libro prima di leggerlo tutto.
ANSA) - WASHINGTON, 06 GIU - Le prime reazioni di Teheran all'offerta d'incentivi per cessare l'arricchimento dell'uranio sono positive, lo pensa Bush. "Vedremo se gli iraniani prenderanno la nostra offerta sul serio", ha aggiunto il presidente. Gli Usa hanno gia' fatto sapere di intendere dare tempo "settimane, non mesi" a Teheran per rispondere. Bush si e' detto poi preoccupato per l'instabilita' in Somalia: 'La prima cosa e' di essere sicuri che non diventi un santuario di al Qaida'.© Ansa
Citazione:
Il concetto di guerra preventiva è qualcosa di abominevole, soprattutto in paesi di cultura occidentale.[/quote
Ma stiamo a guardare il pelo !
Da sempre la guerra è stato un pararsi il culo prima dell'altro!
E' solo cambiata la terminologia,la sostanza è la stessa,o no?
Re: La tigre di carta
Inviato da Nero il 26/12/2005 12:17:49
Il concetto di guerra preventiva è qualcosa di abominevole, soprattutto in paesi di cultura occidentale.
Stupisce l'accondiscendenza con cui gli Stati, liberali e democratici, abbiano fatto passare in cavalleria la creazione di questo monstrum giuridico-politico.
Capiamoci: la guerra è stata fatta e si può certo fare preventivamente, creando l'opportuno casus belli, ma giungere a teorizzarla...non si azzardarono neppure i vituperati Hitler e Stalin, per gettare due nomi.
Ora, da giorni circola la notizia (velina?) garantita però dai servizi israeliani (per Bacco!), che le atomiche iraniane potrebbero essere ricoverate in Siria, per sfuggire a futuri e approfonditi controlli.
Potendo contare con un'informazione così incontrovertibile, (perché sappiamo che, oggi, i servizi israeliani divulgano notizie non solo vere, ma divinamente ispirate, tanto che i rabbini stanno pensando di utilizzarle per aggiungere un altro libro canonico all'Antico Testamento) mi pare ci siano tutte le premesse per una nuova guerra preventiva.
La situazione è teoricamente grave.
La diplomazia non esiste più.
Queste circostanze inducono ad alcune riflessioni.
Gli Stati storicamente (quando ne hanno l'opportunità) spesso attuano la loro politica con la forza delle armi, prima che con il diritto o la diplomazia o quant'altro viene spacciato a tutti i livelli della disinformazione.
La storia lo insegna, ora lo ribadisce anche la cronaca.
Venuta meno la contrapposizione con l'URSS, oggi gli USA sono, di gran lunga, lo Stato militarmente più potente del globo. Le conseguenze si sono subito notate: Nicaragua, Golfo, Serbia, Afghanistan e Iraq.
Gli USA sono consapevoli di essere i più potenti oggi, ma non possono sapere sino a quando lo rimarranno.
Cercano, quindi, di sfruttare il momento a loro favorevole. Ma per realizzare cosa?
Ho letto in molti post la tesi che associa le azioni americane alla logica del profitto. Preconcetti marxisti che rischiano di confondere, in quanto semplicistici e riduttivi, (a volte al limite del ridicolo) la natura di ciò che stanno realizzando (o vorrebbero realizzare) gli USA.
Intendiamoci, il denaro c'entra sempre, soprattutto in una nazione mercantilistica come quella americana, ma non può esser indicato dogmaticamente come "la causa".
Penso che il loro piano sia più ambizioso e che miri al POTERE, attraverso il controllo diretto o mediato degli Stati mediorientali. Potere che si esplicherebbe sia attraverso la loro presenza in quei territori nevralgici (per Europa, Russia e Cina) sia economicamente, con il controllo delle fonti energetiche.
Il sistema democratico che esportano non è altro che il mezzo per esercitare un controllo mediato su quei territori.
La zona mediorientale, attaccata oggi dagli USA, era per loro off limits ai tempi dell'URSS, perché ricadeva tra le sue zone cuscinetto. Oggi la Russia è troppo debole per intervenire ed è costretta a far buon viso a cattiva sorte, accontentandosi di "sistemare" la Cecenia. La Cina non ha ancora raggiunto un livello di potere che le permetta di sviluppare una politica estera realmente antagonista. E l'Europa? E' divisa, impotente e, soprattutto, non ha idee chiare.
Sembra che gli USA vogliano piazzare il colpo per poter mettere in scacco tutti i probabili avversari, attuali e futuri , Europa compresa.
Se riusciranno, ritengo che molti politici dovranno recarsi da loro, ancora una volta, col cappello in mano.
Valete
Re: La tigre di carta
Inviato da goldstein il 26/12/2005 2:01:21
Il 23 dicembre il Portavoce del Ministero della Difesa russo ha affermato che la Russia effettuerà del tutto il contratto sulla vendita delle armi firmato con Iran, e nel 2006 fornirà all'Iran 30 esemplari del sistema missilistico antiaereo "Tor-M1" per un valore totale di 1,4 miliardi di USD. Fonte
criVisto che si ripete spesso che forse l'attacco lo iniziera' Israele per via aerea..
Re: La tigre di carta
Inviato da Paxtibi il 20/12/2005 18:23:10
Abulafia, intanto preciso: con europei intendevo la classe politica, non certo i popoli.
E il progetto nefasto, per me, non è solo il sogno di dominio degli USA, quanto la guerra nucleare e la società che ne dovrebbe nascere, come progettato dalle menti bacate dei grandi burattinai.
Per me è abbastanza chiaro che chi muove le leve del potere (e qui ti rimando al forum sull'ONU) punti al conflitto generalizzato così da ridurre drasticamente il numero degli abitanti del pianeta e preparare il terreno per il dominio successivo, quando gli sarà facile guidare pochi milioni di sopravvissuti terrorizzati e sconvolti che, dopo la distruzione quasi totale del nostro habitat, saranno totalmente dipendenti dalla "carità" del governo mondiale.
In questo quadro, gli USA ed i loro nemici sono le due facce della stessa medaglia, strumenti in un piano che procede a tappe forzate.
Re: La tigre di carta
Inviato da Abulafia il 20/12/2005 12:20:48
Buongiorno PaxTibi,
nella Tua replica c'è un nodo cruciale che non condivido, sperando di averne ben interpretato le parole. E' qualcosa a monte delle realtà contingenti relative al numero di basi USA sul suolo europeo od alla corsa per gli armamenti, punti questi su cui mi trovi d'accordo.
Tra le opposte sponde di chi da un lato trama per attuare il suo progetto nefasto e quelli, dall'altro, che altrettanto attivamente si impegnano nel contrastarlo, c'è un ampio guado occupato dall'esercito dei più: la moltitudine che non sa, non sospetta, vive e lavora secondo regole non svelate che di fatto favoriscono i primi. Contarla come partigiana dei primi vale fino a un certo punto ed è qui che mi discosto dall'opinione che ho creduto di leggere nel Tuo post: l'alleanza così ottenuta è infatti instabile, certa soltanto fino a che non si sveglia il loro sonno in modo brusco, costringendoli ad usare non più il "pilota automatico" ma qualcosa di più personale, autonomo. E allora si assisterà ad una ulteriore migrazione sulle due sponde.
Il mio ottimismo sta nel pensare che proprio per questo non ci sia ancora nulla di certo: pur essendo vera e pressante la morsa in cui siamo, essa non è così salda, così precisa e senza scampo come si possa credere. Gli uomini che l'hanno organizzata devono agire nell'ombra se vogliono mantenerla o rafforzarla: l'unica strada che possono percorrere è quella di continuare a mentire, a mascherarla coi veli della necessità, dell'opportunità umanitaria e via elencando... ma non si può mentire ad oltranza, prima o poi si arriva al punto di dover scoprire molte carte, come ora avviene per le recenti affermazioni dei vertici della Casa Bianca (anche se tiepide e limitate).
Se la menzogna e l'abitudine è stata il loro trampolino, per superare il traguardo sperato servirà un gesto palese, estremo.... io non credo che di fronte a tanto la nostra scelta sarà automatica e obbligata. Anche la pigrizia con cui ci hanno ammansiti sarà un'arma a doppio taglio.
Vorrei citare un iscritto a questo sito con parole che riassumono l'essenza del mio post:
Citazione:
Come sempre, da noi, in questa periferia dell'impero, il singolo ha più "coscienza civile" del governante ...ecco un motivo di speranza, la coscienza dei singoli. Ne abbiamo da vendere...
Re: La tigre di carta
Inviato da Paxtibi il 19/12/2005 4:37:36
E allora, è puro e semplice doppiogiochismo? Oppure stiamo a vedere chi vince dei due, tenendo un piede in entrambe le staffe pronti a saltarci sopra?Abulafia, gli europei non hanno margini di manovra, siamo pieni di basi, pensa a quante testate nucleari ci sono solo in Italia. Noi siamo già occupati.
Del resto, nel piano degli
amici di sempre la civiltà occidentale deve essere distrutta, e in caso di conflitto generalizzato che ciò accada è scontato.
Intanto, sempre belle notizie:
Kasuri: il Pakistan al fianco dell'Iran in caso di aggressione degli Stati UnitiDi Saleemur RahmanKASUR: Il Ministro degli Esteri Khursheed Kasuri ha detto che il Pakistan oppone rigorosamente qualsiasi attacco possibile degli Stati Uniti all'Iran, e starà al fianco dell'Iran se questo passo estremo verrà intrapreso da Washington.
La dichiarazione del Ministro degli Esteri iraniano durante la sua recente visita in Pakistan è la testimonianza della nostra politica verso Tehran. Il Pakistan aspira a risolvere il problema nucleare iraniano secondo i principi della IAEA, ha aggiunto.
Kasuri ha detto sabato ai giornalisti che trascurare la difesa sarebbe un suicidio nello scenario attuale e che il Pakistan acquisterebbe le più moderne tecnologie e strumenti di difesa a tutti i costi per mantenere un equilibrio di forze nella regione.
L'acquisto rinviato di F-16 è stato riattivato. Era stato congelato soltanto per fare fronte alla situazione susseguente al terremoto dell'8 di ottobre, ha dichiarato.
Ha detto poi che il Pakistan avrebbe fatto sapere categoricamente agli Stati Uniti che soltanto l'ultima versione di F-16 sarebbe stata accettata ed ha inoltre imposto la condizione del trasferimento della loro tecnologia nel Pakistan. [...]_________________________
Stanno tutti comprando armi come invasati, la vedo proprio brutta...
Re: La tigre di carta
Inviato da Abulafia il 17/12/2005 13:54:05
Buongiorno a tutti,
riguardo al futuro prossimo, assodata la posizione emergente delle potenze asiatiche quali antagoniste degli USA soprattutto per quel che riguarda la fornitura di fonti energetiche e la protezione militare, mi incuriosisce molto di più quella dell'Europa.
Noi che faremo? Mi riferisco all'Italia in particolare: da più parti arrivano segnali contrapposti; se da un lato ci vincola l'alleanza storica agli USA, i legami rafforzati dall'intervento in Iraq (che ci hanno fruttato il petrolio di Nassirija), la patetica protezione alla Casa Bianca nel caso NigerGate etc... dall'altro c'è la firma con la Russia del progetto BlueStream (la "pipeline" che approda in Turchia), la spinta a far entrare la Turchia nell'UE (così da sottrarla al controllo USA e farne un cuneo fedele nell'area medio-orientale), l'accordo tra Germania e Russia per il gasdotto del Baltico (che da nord apre le porte al metano russo in Europa).
Insomma.... chi firma simili progetti sa bene quali ricadute politiche avranno, perchè il masso che ci pende sopra è troppo grosso per essere ignorato. E allora, è puro e semplice doppiogiochismo? Oppure stiamo a vedere chi vince dei due, tenendo un piede in entrambe le staffe pronti a saltarci sopra?
Al di là dei sorrisi & strette di mano degli incontri ufficiali, mi sembra sia in atto una corsa all'ultimo oro nero (o gas, che dir si voglia) inaugurata dal motto "ognun per sè", in cui il panorama delle alleanze future sarà fortemente condizionato dalla porzione di torta che ciascuna potenza avrà saputo accaparrarsi.
Non per nulla il nostro stimato Presidente del Consiglio si dice amicone di entrambe le fazioni e va a braccetto sia con George che Vladimir... neanche fossero i suoi compagni di calcetto.
Re: La tigre di carta
Inviato da yarebon il 16/12/2005 21:04:41
mi fa rabbia leggere queste cose perchè le sapevo già da diversi anni e questo che vuol dire? che tutto è già stato programmato. Si sapeva già che dopo la fine della guerra fredda il nemico intermedio sarebbe stato l'islam aiutato da cina e russia, così da creare un nuovo duopolio! Credo che la gente sarà sorpresa nei prossimi tempi nel vedere il ritorno della Russia armata e potente contro l'occidente. I più acuti esperti sapevano bene che con Putin ci sarebbe stata una svolta autoritaria tesa ad allontanare la Russia dall'occidente e dal suo indebitamento, insomma Putin non è Eltsin! Sono assolutamente giochetti in cui conta molto il principio tesi antitesi=sintesi di Hegel: si creano due schieramenti opposti e da questi si crea una sintesi. La seconda guerra mondiale come sintesi ha portato la creazione del diritto internazionale, ha gettato con l'onu e la banca mondiale il primo seme di un governo mondiale transazionale. La fine della guerra fredda ha accellerato queste pratiche e dato via al supercapitalismo che assume connotati comunisti (aumento dei richhi con accentramento del potere in poche mani grazie ad aumento fusioni e opa tra varie multinazionali) grazie anche alla nascita della cosiddetta globalizzazione, accellerata dallo sviluppo dei mezzi di comunicazione (internet, tv satellitare ecc.). Con l'11 settembre probabilmente si avrà una svolta più autoritaria che culminerà con un terzo conflitto (che potrà anche essere di tipo molto diverso da quello che ci aspettiamo) che probabilmente decreterà la fine degli usa come superpotenza, del capitalismo sfrenato e creerà un governo mondiale autoritario e una società alla grande fratello di cui già vediamo gli effetti nelle varie leggi antiterrorismo e nel patrioct act americano. sta a noi impedire questi piani!
Re: La tigre di carta
Inviato da goldstein il 16/12/2005 13:16:58
Re: La tigre di carta
Inviato da echoes il 9/12/2005 9:04:38
...la verita' è che il conflitto nucleare è gia iniziato...e da parecchio tempo anche...date un occhiata a queste
CIFRE ...e poi me lo menano, che mi fa male fumare....ma anche mangiare, a questo punto....pero' possiamo mangiare biologico!...si certo..gia condito!...il meccanismo è in moto...e colui che lo ha azionato, non avra' il potere di arrestarlo...da queste parti si dice: ce l'abbiamo nel culo....ahia....
La tigre di carta
Inviato da Erebyte il 6/12/2005 10:03:44
Gli USA parlano parlano ma poi le guerre sono capaci di farle solo contro i pù sfigati popoli della terra : altro che propagande di "attacco globale".
Quali guerre hanno vinto dalla seconda guerra mondiale ad oggi (posto che dopo una guerra non si sa mai chi è vincitore e chi vinto) ?
La verità è che gli USA sono in grado di fare guerre ancora più stupide ed ingiuste di come le guerre sono già di loro : per questo motivo alla fine le perdono tutte.
Eppure gli USA dovrebbero sapere bene che quando un popolo è oppresso da una nazione straniera prima o poi si ribella.
L'Irak non sarà da meno ... il costo civile, economico e politico invece lo pagheremo tutti (civili irakeni per primi ).
Attaccare la Siria o il gigante Iran dopo averle già prese in Irak e con un'opinione pubblica sempre più contraria ? Ne dubito ...
Re: Il terrore che verrà...
Inviato da Parsifal il 6/12/2005 8:43:29
Che gli US volevano attaccare la Siria si sapeva da una vita. Ero convinto però che fosse troppo presto.
Dopo tutto perchè hanno attaccato l'Iraq?
Comunque ancora non ho letto gli articoli. Ora li leggerò. Un grazie a Pax per il suo intervento.
Re: Il terrore che verrà...
Inviato da Paxtibi il 5/12/2005 17:09:31
probabilmente conoscete gia questo documentoNo, lo leggo per la prima volta, ma devo dire che se parte dell'analisi è corretta, non è però completa, perché come al solito si dimentica del fattore "soldi di carta". Non è stata certo la sovrapproduzione a causare la depressione del '29, come avrebbe potuto? Infatti, l'autore non argomenta questa dichiarazione.
Mentre è giusto dire che le politiche keynesiane dipendono dal ripetersi ciclico delle guerre.
Infatti:
Il Comando USA Dichiara la Propria Capacità d'Attacco GlobaleIl Comando Strategico ha annunciato ieri di aver raggiunto la capacità operativa atta a colpire rapidamente obiettivi intorno al globo a mezzo di armi nucleari o convenzionali, dopo aver verificato nel mese scorso la propria capacità di condurre una guerra nucleare contro un paese immaginario che si crede rappresentasse la Corea del Nord
(vedere GSN, 21 ottobre).
In un comunicato stampa di ieri, STRATCOM www.stratcom.mil ha rivelato che un nuovo Comando dei Componenti Funzionali Uniti per Attacchi dallo Spazio e Globali il 18 novembre "ha risposto alle richieste necessarie per dichiarare una capacità operativa iniziale."
Le richieste sono state soddisfatte, è stato detto, "seguendo una prova rigorosa della progettazione integrata e delle possibilità operative di esecuzione durante l'esercitazione "Lampo Globale."
L'annuale esercitazione "Lampo Globale" dell'ultimo mese ha testato le capacità strategiche di guerra degli Stati Uniti, compresa la cosiddetta missione CONPLAN 8022 di attacco globale, secondo i documenti militari pubblicamente disponibili.
CONPLAN 8022 è "un nuovo programma di attacco che include l'attacco nucleare preventivo contro fabbriche di armi di distruzione di massa dovunque nel mondo," ha detto Hans Kristensen, un consulente per il Consiglio per la Difesa delle Risorse Naturali. Kristensen per primo ha pubblicato il comunicato stampa di STRATCOM sul suo Web site, www.nukestrat.com .
L'analista militare William Arkin, in una colonna sul Web site del Washington Post di ottobre, ha scritto che l'esercitazione segreta ha coinvolto la risposta ad un attacco radiologico con una "bomba sporca" in Alabama da parte della nazione fittizia Purple o di terroristi alleati. Secondo Arkin "nell'esercitazione, Purple è una nazione asiatica del nordest che ricorda sottilmente la Corea del Nord,".
Il maggiore Jeff Jones, portavoce di STRATCOM, ha detto oggi che l'esercitazione ha incorporato vari piani d'azione ed ha aggiunto, "tutto ciò che mettiamo nell'esercitazione è finto."
Per "Lampo Globale" è stato impiegato personale di comando e di controllo, secondo le dichiarazioni di STRATCOM.
Attacchi globali hanno potuto essere lanciati da bombardieri a lungo raggio degli Stati Uniti, da sommergibili nucleari o missili balistici a terra, secondo il Web site www.stratcom.mil di STRATCOM.
Il nuovo comando è stato creato il 9 agosto nel tentativo d'integrare vasti segmenti della potenza militare USA nei programmi e nelle operazioni di attacco globale.
Questo, secondo un commento di Arkin nel Washington Post di maggio, potrebbe includere qualsiasi cosa, dai disturbi elettronici alla penetrazione di computer networks, alle azioni di commandos, all'uso di ordigni nucleari penetranti. CONPLAN 8022 http://tinyurl.com/9v9ym, ha scritto, è stato studiato per affrontare due piani d'azione usando tali capacità: impedendo un sospetto attacco nucleare imminente da un piccolo stato, ed attaccare una sospetta infrastruttura per ADM di un avversario.
Il Comandante di STRATCOM Gen. James Cartwright ha detto ad una cerimonia di apertura che il nuovo comando aiuterà la nazione ad arrivare ad "un nuovo genere di deterrenza."
Re: Il terrore che verrà...
Inviato da echoes il 5/12/2005 8:52:02
probabilmente conoscete gia
questo documento, che non lascia molto spazio all'ottimismo per il futuro.....
Re: Il terrore che verrà...
Inviato da Paxtibi il 4/12/2005 19:28:04
L'IMINT segnala il collegamento tra Mafia Russo-Ucraino-Israeliana e AQ Khan ed altre reti di proliferazione nucleare.Fonti all'interno della comunità di intelligence visiva degli Stati Uniti (IMINT) hanno confermato che tutti i rilevamenti di intelligence, comprese le immagini provenienti dal satellite, indicano che la Mafia Russo-Ucraino-Israeliana ha trafficato in "materiale nucleare fissile."
Questo materiale è andato a finire nella rete di proliferazione nucleare AQ Khan, la quale ha fornito programmi per la produzione di armi nucleari a Pakistan, Corea del Nord, Libia, Iran, ed Arabia Saudita, sempre secondo le stesse fonti di intelligence.
Re: Il terrore che verrà...
Inviato da Gianlvca il 26/11/2005 22:59:44
di Gabriele Adinolfi da
www.noreporter.orgNel mio “Nuovo Ordine Mondiale tra imperialismo e Impero” pochi anni fa sostenevo che la Cina sarebbe stato il principale interlocutore degli Usa e che questi ultimi avrebbero provato ad instaurare un duopolio mondiale che alla lunga avrebbe polverizzato l’Europa.
In particolare scrivevo: “I cinesi vantano sia la mentalità sia le abitudini plurisecolari adatte a far funzionare un immenso formicaio mondiale assorbendone tutte le scosse. Sono infatti adusi da millenni a vivere in sistemi di controllo di massa particolarmente dispotici ed i loro parametri mentali sia in relazione all’esistenza, sia in relazione alla politica e all’economia, se a noi appaiono particolarmente robotici sono però ottimali per una gestione fredda, funzionale ed identicida financo maniacale. Se quest’ipotesi (il dupolio sino-americano) si realizzasse pienamente, assisteremmo all’abbraccio finale, alla saldatura assoluta fra capitalismo e comunismo, il culmine dell’ascesa dell’orrore”.
Da quando scrivevo quelle righe il processo di distensione fra Pechino e gli Usa ha prevalso sulle reciproche frizioni.
La Cina ha aiutato il Pentagono in Asia centrale, ha fornito industria militare all’Us Army (in particolare le pallottole al tungsteno) ed ha ottenuto il beneplacito del WTO per invadere i mercati europei.
Da qualche settimana è però partita, in occidente, una campagna anticinese.
In Italia il dissidente Harry Wu, oggi cittadino americano, sta denunciando i campi di concentramento, i Laogai, dove i condannati lavorano sodo e gratis permettendo così l’abbattimento dei costi delle merci. Harry Wu è sostenuto dalle destre, dal Vaticano alla Lega.
Il Presidente americano Bush ha criticato aspramente la Cina alla vigilia del suo viaggio a Pechino dove incontrerà il Presidente giallo Hu Jintao. Ha parlato dei diritti dell’uomo e persino della libertà di stampa. “Non è possibile che sia vietata la libera stampa della Bibbia!” ha tuonato il Cavaliere dell’Apocalisse.
È bene fare il punto su tutto questo.
In sé, nella misura in cui sia sincera e non manovrata, la critica alla Cina è fondata e condivisibile.
Le domande che dobbiamo porci sono però di altro ordine. È un’azione spontanea o piuttosto una sceneggiata atta proprio a favorire l’avvento del duopolio sino-americano? E poi: quello che si rimprovera alla Cina non è da rimproverare anche all’intero occidente?
Alla prima incognita solo il tempo ci permetterà di rispondere. Per quel che mi riguarda non posso fare a meno di avanzare un paio di considerazioni. La prima è che questo battage in concomitanza col viaggio di Bush mi pare alquanto sospetto. A me sembra orchestrato proprio per far vedere che sì gli americani avviano un processo con la Cina, ma lo fanno con fermezza. Chiacchiere ovviamente. La seconda è che l’utilizzo in chiave anticomunista delle destre reazionarie non ostili agli Usa già lo abbiamo conosciuto in passato e, al di là delle considerazioni ideali e morali su quegli ambienti, abbiamo visto a cosa è servito. A fornire una sorta di “antitesi” hegeliana alla “tesi” in questione (l’Urss, il Pci) che permettesse di fatto l’accelerazione della “sintesi” (il compromesso storico, il bipolarismo). Sospetto, insomma, che la campagna anticinese delle destre serva, oggettivamente ad accelerare l’alleanza sino-americana e non ad ostacolarla così come le destre spererebbero.
In quanto alle accuse, sacrosante, che si muovono alla Cina, non vorrei che servissero a sciacquarsi le coscienze o a sentirsi belli specchiandosi negli stagni altrui.
Le condizioni carcerarie cinesi sono terrificanti; tuttavia non è che gli Stati Uniti possano vantare chissà quali paradisi concentrazionali, né che il rispetto dei detenuti sia colà esemplare; e per sostenerlo non è nemmeno necessario ricorrere agli orrori inauditi di Guantanamo. Gli americani neppur possono scandalizzarsi per le condanne a morte comminate in Cina, vista la falcidie quotidiana praticata negli States; con detenuti gasati o fritti sulla sedia elettrica, spesso suppliziati dopo una reclusione di dieci o quindici anni: una doppia pena che attesta un altissimo livello di barbarie .
Lo sfruttamento integrale dei lavoratori, poi, non è monopolio cinese ma è uso costante delle multinazionali che producono nel Terzo Mondo invadendo i nostri mercati. E se qui vendono a prezzi più alti dei cinesi, questo è dovuto in larga parte alla truffa (false etichette che ci attestano come prodotti locali dei manufatti asiatici) e alla cosiddetta legge di mercato che proprio loro hanno codificato e che soffre ora la concorrenza cinese.
A tutto questo (non solo alla concorrenza, ma allo sfruttamento) si potrebbe mettere un freno mediante l’intervento della sovranità statale, a raggio continentale, e il conseguente protezionismo. Il che imporrebbe, però, un cambio radicale di civiltà economica e non una lotta isolata contro un soggetto specifico; in questo caso il gigante giallo.
Non vorrei che la Cina diventasse l’emblema propagandistico dello sfruttamento dell’uomo che non è prerogativa pechinese bensì la pratica fondante e comune del capitalismo prima ancora che del comunismo.
Non solo non avrebbe senso battersi contro la Cina senza aver sgombrato il campo da questi equivoci, ma sarebbe pericoloso e controproducente. Perché combattere una battaglia restando all’interno delle logiche del capitalismo, multinazionale o privato che sia, scaturirebbe in un’ulteriore abdicazione del (presunto) ruolo di avanguardie politiche.
Che poi ci si venga a parlare di libertà di stampa negata in Cina quando proprio in questi giorni nel libero occidente è stato imprigionato uno storico perché non conferma i dogmi fondanti della mistica sacrificale su cui si basa questo sistema dal 1945 mi sembra infine piuttosto grottesco!
Re: Il terrore che verrà...
Inviato da Paxtibi il 26/11/2005 5:50:02
La Cina si prepara per invadere paesi abitati dalla "razza bianca inferiore"La nostra gente cinese è più saggia dei tedeschi perché, fondamentalmente, la nostra razza è superiore alla loro. ... Ciò che ci rende differenti dalla Germania è che siamo completamente atei, mentre la Germania era un paese soprattutto cattolico e protestante. [...]
In una prospettiva storica, la ragione per cui la Cina affronta un problema di spazio vitale è perché i paesi occidentali si sono sviluppati prima dei paesi dell'Est. I paesi occidentali stabilirono colonie intorno al mondo, quindi dandosi un vantaggio nella conquista di spazio vitale. Per risolvere questo problema, dobbiamo condurre la gente cinese fuori della Cina, in modo che possano svilupparsi fuori della Cina. [...]
Dopo che i tumulti del 4 giugno sono stati soppressi, stiamo pensando a come prevenire uno sviluppo pacifico della Cina e a come mantenere la leadership del partito comunista. Ci abbiamo pensato continuamente ma non abbiamo trovato alcuna buona idea. Se non troviamo qualche buona idea, la Cina cambierà inevitabilmente in modo pacifico, e tutti noi diventeremo criminali nella storia. Dopo aver ponderato a fondo, siamo infine giunti a questa conclusione: solo trasformando la nostra forza nazionale sviluppata nella forza di un pugno rivolto all'esterno - soltanto spingendo il popolo fuori - possiamo vincere per sempre il supporto e l'amore del popolo cinese per il partito comunista. ____________________________
Così il capo della Difesa cinese...
Re: Il terrore che verrà...
Inviato da goldstein il 30/10/2005 15:11:32
Altre
esercitazioni nucleari in arrivo.
1-11-2005, nome in codice "Illuminazione globale": Speriamo bene...
Re: Il terrore che verrà...
Inviato da Ramingo il 27/10/2005 11:20:55
Quasi rimpiango i "bei" tempi della guerra fredda...
2 schieramenti...sapevo da che parte stare...
Era anche quello uno stato di guerra perpetua,come quello odierno,già denunciato da Pax,ma più "tranquillo".Chi avrebbe mai usato l'atomica,in fondo?
Certo che Ahmadinejad se la cerca propio però...
Citazione:
La storia insegna che quando si diventa indifferenti e si perde la volontà di combattere, qualcuno che ha la volontà di combattere prenderà il sopravvento. Colonel Arthur "Bull" Simons
Messaggio orinale: https://old.luogocomune.net/site/newbb/viewtopic.php?forum=53&topic_id=145