Dal punto di vista ingegneristico, il crollo di questo
edificio, avvenuto verso le 4 del pomeriggio, ha rappresentato un
mistero assoluto. Di recente costruzione, modernissimo, e tutto in
cemento armato, non era infatti stato neanche toccato dagli aerei.
Evacquato come tutti gli edifici circostanti, dopo il crollo delle
torri, si diceva che fosse stato colpito da un
incendio, anche se nessuna telecamera riusciva ad inquadrarlo da
vicino, e da lontano
non si capisse bene dove questo incendio fosse localizzato.
Fatto
sta che da un momento all'altro WTC7 è letteralmente scomparso
dalle inquadrature
della varie telecamere, accartocciandosi su sè stesso - anche
lui - in perfetta verticale.
Noi abbiamo a
disposizione due filmati del crollo, uno ripreso da Est (sotto a sx.),
l'altro da Nord-Ovest dell'edificio (a dx.), dei quali mostriamo i
fotogrammi
chiave. Ma per apprezzare in pieno la precisione e la pulizia con
cui l'edificio è crollato, consigliamo vivamente di guardare
ambedue i filmati. Nel primo inoltre, portiamo la vostra attenzione
sull'ultima frase detta dal commentatore della CBS, Dan Rather, che
commenteremo in seguito.
Ecco infatti un'immagine dall'alto del terreno su cui
sorgeva
WTC7. Notare la precisione millimetrica con cui...
... sono stati risparmiati i due edifici accanto, vicinissimi. Ci
è andato
di mezzo solo lo spigolo dell' edificio sul retro (in alto a dx),
mentre era già prevista la demolizione completa di tutto quello
che vedete in basso nella foto, che fa parte della World Plaza.
Bisogna dire che a quel punto della giornata, con 4 aerei e due torri
abbattute, nessuno ha fatto
particolare caso al fatto che si trattasse di un grattacielo
in cemento armato, mentre un edificio del genere non era mai crollato a
causa del solo fuoco nell'intera storia dell'ingegneria civile.
Quel giorno invece era il terzo
che se ne andava, ma - a riprova dello
stato di schock in cui tutti dovevano trovarsi - l'unico che se ne
accorse subito fu Dan Rather, della CBS, con il commento che vi avevamo
indicato nel
filmato N. 1:
"Incredibile, stupefacente, scegliete voi la parola
- dice alla fine del segmento Rather - Ma
per la terza volta in un giorno, [abbiamo avuto] un'evocazione di
quelle immagini che abbiamo visto troppe volte in TV, un cui un
edificio
viene deliberatamente distrutto con cariche di dinamite collocate
appositamente per demolirlo".
Ma in quei momenti nessuno ha fatto troppo caso
alle sue parole.
In conclusione quindi,
nonostante le
varie voci di esplosioni riportate dai testimoni, nonostante i
sismografi mostrassero chiaramente una serie di esplosioni ravvicinate,
nonostante le immagini di quel crollo così perfetto avessero
fatto pensare a molti che si trattasse di demolizione, le fonti
governative hanno sempre smentito seccamente, fin dall'inizio,
insistendo che l'edificio era crollato a causa dell'incendio.
Ecco un'immagine dell'
incendio che avrebbe ridotto in polvere il gigante di cemento armato, e
che è scoppiato proprio al nono piano, dove c'era la sede degli
uffici
segreti della CIA e di quelli, molto meno segreti, del sindaco
Giuliani.
A
causare l'incendio sarebbero stati propio dei bidoni di gasolio che
Giuliani stesso aveva voluto tenere nei suoi uffici, "per una qualunque
evenienza", nonostante ciò fosse ovviamente proibito dal
regolamento.
Per questa sua "trasgressione", che sarebbe costata alla City un
edificio da centinaia di milioni di dollari, Giuliani se l'è
cavata con
uno scappellotto da parte del
governatore Pataki.
Saremmo quindi obbligati a
concludere che la giornata dell'11 di Settembre è
stata quella del trionfo assoluto del gasolio su tutti gli altri tipi
di combustibile.
Prima di proseguire, vi proponiamo un piccolo quiz: fatevi una breve
annotazione mentale, a questo punto esatto, su quante
probabilità
date all'ipotesi che WTC7 sia crollato per l'incendio, e quante che sia
stato invece demolito.
***
Nella
prossima pagina facciamo finalmente la conoscenza di "Larry Silverstein, l'uomo
delle Torri".