CHI SIAMO NOI DI DODICI SETTEMBRE?



Salve a tutti, mi chiamo Aolo Pattivissimo, e ho messo insieme un gruppo di specialisti e ricercatori perchè vorremmo riportare un pò d'ordine in questo caos assoluto che da tempo ci circonda. Gli altri  preferiscono restare tutti anonimi, per motivi personali, ma garantisco io per loro che esistono, e che sono tutti bravissimi, onestissimi, e intelligentissimi.


Il problema

Cresce di giorno in giorno il numero di persone che accusano apertamente - addirittura, pensate - l'amministrazione americana per gli attentati dell'undici settembre 2001. Sia chiaro, io non dico che la versione ufficiale non abbia dei punti oscuri che andrebbero chiariti, dico soltanto che bisogna prima di tutto separare il grano dal loglio, per vedere quali di queste accuse abbiano in realtà fondamento, e quali no.


I complottisti non usano il metodo scientifico

Io comincerei dalla data stessa degli attentati: siamo proprio sicuri che siano avvenuti il giorno undici di settembre? Ho infatti qui uno splendido calendario Maya, nel quale il giorno undici del nono mese di ogni 22° anno non si calcola, e si passa direttamente al 12.


(Fonte: Pro Loco Yucatàn)

Come vedete amici, l'undici di settembre non è nemmeno presente in calendario!!! E' chiaro quindi che i complottisti - come d'altronde è loro abitudine - hanno distorto anche questa realtà, adottando per l'occasione il calendario gregoriano, che è ormai andato in disuso da moltissimo tempo.


I complottisti danno retta al primo che passa

Lo so che non cambia molto, perchè pare che questi attentati siano avvenuti davvero, ma io alla precisione ci tengo, e volevo solo farlo notare. Io sono per il metodo scientifico, non sono come i complottisti che vedono una normalissima Torre di 400 metri cadere in dieci secondi e subito sospettano chissà cosa.

Dunque, andiamo con ordine, perchè qui prima di tutto occorre scartare il grano dal loglio, invece di prendere tutto per buono come fanno i complottisti. A loro basta che un teologo gli dica che c'erano delle pozze di metallo fuso sotto le rovine delle torri, e loro subito ci credono. Pensate, i poverelli: un teologo!!!! Che cosa ci può essere di più lontano, amici miei, dal metodo scientifico che io propugno, della vaga parola di un.... teologo? Che ne può sapere, un teologo,se quelle sono davvero pozze di metallo fuso? O della temperatura a cui fonde l'acciaio? (Se è solo per quello, io faccio il tecnico informatico, però so anche guidare la macchina, e sono stato all'estero più di un volta, anche da bambino).


Questa buffa novità del metallo fuso

Voi dite che è metallo fuso "perchè si vede dalle foto"? Eh no, signori miei, è qui che vi sbagliate. Vi dimostrerò ora come i complottisti distorcano a loro favore anche le più semplici impressioni visive che riceve la retina umana. Come tutti sanno, la latenza di una immagine sulla retina è di circa dieci milioni di nanosecondi, che moltiplicati per la temperatura ambientale delle Azzorre in Agosto fa esattamente 3 e 14. E' quindi possibile che le pozze che i complottisti vorrebbero scorgere a tutti i costi in quelle foto, siano dei normalissimi riflessi, come questi:

Ora ditemi, perchè non sostenere a questo punto che anche nel mare c'è del metallo fuso? Ah ah ah ah, scusate ma non ce la faccio, sono talmente comici, questi complottisti.


La mia strategia segreta

Oh, sia chiaro, io non ho mai sostenuto che la versione ufficiale sia limpida e trasparente, però quando Mentana mi chiede "Insomma, Pattivissimo, cosa c'è alla fine che non quadra di questa versione ufficiale?", io rispondo "praticamente niente". Mica son fesso: io infatti uso il metodo scientifico, e quello impone prima di tutto la ripetibilità del risultato: metti che io riconosca soltanto che il buchino nel Pentagono era appena un pò strettino per un Boeing - non dico stretto davvero, sia chiaro, ma diciamo "giusto giusto" - e dopo è finita: dopo mi tocca riconoscere anche che i pezzi di lamiera rimasti sono proprio pochini, e di quel passo ti ritrovi davvero a sospettare delle autoritrà americane! E questo, come tutti sappiamo, non è possibile, quindi di concedere non se ne parla neanche.

Preferisco fare la figura del tordo, tanto il giorno dopo faccio un bel sorrisone, e quello che ho detto se lo sono già dimenticato tutti. Pensate che una volta sono addirittutra arrivato a sostenere che è più facile guidare un grosso Boeing che un piccolo monomotore da turismo, e già non se lo ricorda più nessuno. (Oh, ragazzi, quando bisogna rischiare bisogna rischiare; ero messo davvero male, quella volta.)


I complottisti dicono che non ci sono resti dell'aereo del Pentagono

Questa storia è nata tutta da uno certo Thierry Meyssan, il quale è soltanto un ciarlatano che si inventerebbe qualunque cosa pur di vendere i suoi libri. (Confesso che ci ho provato anch'io, a "inventarmi qualunque cosa" pur di vendere i miei libri, ma non ho avuto un grande successo. Invece lui ha venduto milioni di copie, e ha visto il suo libro tradotto in 35 lingue diverse. Si vede che il complottismo tira molto di più dell'informatica).

In ogni caso, è tutto da verificare se davvero le parti della fusoliera sono pochine. Guardate qui:

TANTE PICCOLE FOTO DI ROTTAMI PICCOLISSIMI.

Io ne ho contate addirittura quindici. Se le metti tutte insieme ci fai si e no una carrozzella per bambini.

E poi un momento, prima di dire che sono piccole: teniamo presente che pupilla umana, a differenza di quella del puma tibetano, non è ovale, ma rotonda. I raggi luminosi quindi si deformano molto di pù, prima di arrivare alla retina, e gli oggetti appaiono molto più piccoli di quello che sono nella realtà.

Guardate qua:secondo voi, è più grosso il topo di sopra o quello di sotto?



Sono perfettamente uguali.Gardate le due linee rosse, che sono perfettamente parallele, e lo dimostrano:



E' lo stesso identico effetto che ci fanno i binari della ferrovia: le due rette sembrano convergere man mano che ci sia allontanano da noi, mentre tutti noi sappiamo che non vero: se così fosse, man mano che il treno viaggia le ruote dovrebbero stringersi sempre di più, fino a diventare un puntino invisibile. Ma un treno non può stare in equilibrio su un puntino, questo lo sanno tutti. E siccome due rette si incontrano all'infinito, ecco dimostrato che l'essere umano non può giudicare la dimensioni di un oggetto da una fotografia.


I complottisti commettono la fallacia della testimonianza ad hominem

Che dite, c'è un umano che faceva proprio quel mestiere? Siete sicuri che non sia un puma tibetano? Ah, è un generale, dite. Addirittura. Aspettate che faccio una verifica delle fonti, perchè io sono uno che usa il metodo scientifico, e senza di quello non mi muovo di un solo passo.

Pronto, zia? Sono io, Aolo. Senti, zia, volevo chiederti una cosa. Tu ti ricordi se per caso lo zio Ianni portava la giacca da militare, quando andava a funghi? Sempre? Anche quando era in pensione? Ah, è morto con la giacca addosso. Come immaginavo. Ok grazie zia, a presto. Click.

Dunque, amici cari: come temevo, i soliti complottisti distorcono sempre tutto a loro favore. Il generale Albert Stubblebine risulta essere un pensionato qualunque, che non porta più nemeno la giacca. Ho un parente che mi ha appena confermato che i veri generali portano sempre la giacca, persino quando vanno a funghi. Cosa volete che valga quindi la testimonianza di un qualunque civile, settantenne e rimbambito, che probabilmente confonde la Guerra Fredda con la Prima Guerra di Indipendenza?